MACCHINA DEL TEMPO GENNAIO-FEBBRAIO 2006, 22 dicembre 2005
Le esperienze sviluppate dai centri d’eccellenza italiani nel campo della telemedicina sono ormai riconosciute a livello internazionale
Le esperienze sviluppate dai centri d’eccellenza italiani nel campo della telemedicina sono ormai riconosciute a livello internazionale. All’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, il gruppo di chirurgia digestiva guidato da Luigi Dall’Oglio lavora a un progetto di teleconsulto, in collaborazione con la Società Italiana di Gastroenterologia pediatrica e nutrizionale. Il progetto, che coinvolgerà presto altri ospedali italiani, permetterà il confronto dei referti endoscopici dei bambini. Secondo il vicedirettore sanitario, Francesco La Spesa, «la telemedicina in ambito pediatrico è in fase di lancio, anche se il Bambin Gesù ha iniziato già nel 1997 con la telecardiologia, un progetto pilota con Tim. Oggi gli applicativi sono diffusi nel settore della broncopneumologia per le patologie di fibrosi cistica e in genere per le broncopneumopatie croniche ostruttive». Sempre a Roma, l’Università Campus Biomedico sta sviluppando diversi progetti di telemedicina. Tra questi, la ricerca nel campo della sicurezza, intesa come safety e security. il progetto Tact (Thought in Action), che prevede la realizzazione di dispositivi innovativi per la rilevazione di dati sul comportamento di bambini fino a due anni, con lo scopo di diagnosticare anomalie nello sviluppo del sistema nervoso. Rispetto alle tematiche di telemedicina l’innovazione è sull’età dei soggetti interessati e sulla non invasività degli strumenti di misura, dal momento che si tratta di giocattoli apparentemente normali. E ancora, in fase di realizzazione è il teleconsulto con la sede del Campus di Trigoria. Infine, un progetto di casa digitale sviluppato dal Cefriel, il Centro di Ricerca, Innovazione e Formazione Ict del Politecnico di Milano. Nella casa del futuro sono integrati i dispositivi digitali di diverse aziende (Aethra, Microsoft, Indesit Company, Artemide, Faber, Hantarex) e il fulcro è un software che, come un traduttore universale, consente di far dialogare i vari sistemi attraverso connessioni wireless che non necessitano di alcun cablaggio strutturale. Attraverso un videotelefono sono controllate a distanza le funzionalità respiratorie e altri parametri vitali del paziente. Il videotelefono è dotato di un particolare fonendoscopio elettronico collegato con il software centrale Cefriel: il suono captato è registrato su Pc per le verifiche e le consultazioni di esperti.