MACCHINA DEL TEMPO GENNAIO-FEBBRAIO 2006, 22 dicembre 2005
Nato verso il 1489, Dosso Dossi trascorse probabilmente la prima gioventù fra Mantova e Venezia. Dal 1517 fu pittore alla corte degli Este a Ferrara
Nato verso il 1489, Dosso Dossi trascorse probabilmente la prima gioventù fra Mantova e Venezia. Dal 1517 fu pittore alla corte degli Este a Ferrara. Dall’ambiente culturale della corte, Dosso trasse la complessità dei soggetti allegorici e mitologici di molti suoi dipinti, il cui stile raffinato e il corposo cromatismo denunciano i legami del pittore con la scuola veneta (Giorgione e Tiziano). Entro il 1520 Dosso si recò a Roma, dove la sua pittura si aggiornò sui modelli michelangioleschi e sui primi manieristi dell’Italia centrale. Nel 1531 lavorò al Castello del Buonconsiglio a Trento. Nelle opere più tarde si nota una più costante ricerca di ”equilibri”, forse dovuta alla collaborazione col fratello Battista che, nel 1542, alla morte di Dosso, subentrò alla bottega ferrarese dell’artista.