MACCHINA DEL TEMPO GENNAIO-FEBBRAIO 2006, 22 dicembre 2005
Unica azienda ad aver vinto per ben 18 volte il Diamonds International Award, una sorta di Oscar della Gioielleria, Damiani rappresenta da tre generazioni il marchio capofila del made in Italy nel settore
Unica azienda ad aver vinto per ben 18 volte il Diamonds International Award, una sorta di Oscar della Gioielleria, Damiani rappresenta da tre generazioni il marchio capofila del made in Italy nel settore. Abbiamo dunque chiesto a Giorgio (a sinistra), nipote dello storico fondatore della casa di Valenza, di delineare lo scenario di riferimento odierno per quanto riguarda il commercio e la vendita dei diamanti. un mercato che tira ancora, nonostante la crisi? «Il diamante rimane il sogno di ogni donna e, negli ultimi anni, anche di molti uomini. Direi che il mercato dei diamanti risente della crisi generale ma, nonostante ciò, può contare su acquirenti sempre più esigenti che ci impongono sempre la ricerca della migliore qualità». Alcune aziende, interessate ad aggredire quote di mercato di fascia medio-bassa, mirano principalmente alla diffusione di gemme con un limitato grado di purezza. Loro consorti, in questa operazione commerciale, sono gli scienziati di tutto il mondo che portano avanti costosi esperimenti miranti alla creazione di un diamante artificiale perfetto. Purtroppo per loro, però, non è facile riprodurre in laboratorio le condizioni fisiche che portano, in natura, alla formazione di queste pietre, così i risultati sono stati fino ad oggi poco incoraggianti. E poi chi vorrebbe davvero indossare un gioiello nato in provetta? «L’emozione suscitata da diamanti vecchi di miliardi di anni non potrà mai venire da gemme artificiali», continua Damiani, «tutta la magia associata a questi minerali svanirebbe». Un’ultima curiosità: come si riconoscono i falsi? «Non esistono falsi, in senso tecnico. Esistono invece minerali che vengono spacciati per diamanti. L’occhio dell’esperto, tuttavia, riconosce l’inganno. Questo perché il diamante, essendo la pietra più dura che esiste in natura, viene tagliato di netto, cosicché le sue facce assumono una perfetta simmetria e gli spigoli risultano ben marcati. Cosa impossibile da ottenere su altri minerali, traditi da facce asimmetriche e spigoli abrasi. E poi la brillantezza fa subito la differenza». ADL