Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  dicembre 22 Giovedì calendario

Oggetto mitico e fin dall’antichità simbolo di potere e di invulnerabilità grazie alla sua durezza, il diamante era considerato simbolo del Redentore Gesù Cristo, originario dell’Oriente e minacciato invano da tutte le potenze del mondo, così come il diamante era inintaccabile dal ferro

Oggetto mitico e fin dall’antichità simbolo di potere e di invulnerabilità grazie alla sua durezza, il diamante era considerato simbolo del Redentore Gesù Cristo, originario dell’Oriente e minacciato invano da tutte le potenze del mondo, così come il diamante era inintaccabile dal ferro. Nel corso dei secoli sono stati gli anelli a perpetrare il ruolo talismanico dei diamanti. Nel Medioevo e nel Rinascimento ogni anello nel quale fosse incastonata una pietra preziosa, non era considerato tanto come un gioiello, ma piuttosto come un amuleto capace di trasmettere poteri magici a chi lo indossasse. Questo mito è all’origine della tradizione che ha portato i sovrani a indossare i diamanti come simbolo di potere. Associati al divino, a partire dal XIV e XV secolo arrivano in Europa i diamanti indiani, che diventano le pietre dei re e delle incoronazioni. Nasce così tra le corti d’Europa una gara sfrenata ad assicurarsi le gemme più belle. In prima fila i regnanti di Francia, Baviera, Sassonia, Inghilterra, Danimarca, fino a oggi (a sinistra, la regina di Svezia Silvia, e a destra, Elisabetta II d’Inghilterra). Unica eccezione il Papa, che di diamanti possiede soltanto quelli che gli vengono donati, in particolare dalla corte di Spagna. Fino al XV secolo, solo i re potevano adornarsi simbolicamente con i diamanti: gli editti di St.Louis (1270) avevano proibito alle donne di indossare anche la più piccola pietra. Fu la ”borghese” Agnès Sorel, di cui era innamorato Carlo VII, a infrangere la regola.