MACCHINA DEL TEMPO GENNAIO-FEBBRAIO 2006, 21 dicembre 2005
Gli italiani credono alla fortuna. O almeno accarezzano la speranza di cambiare la propria vita con il cosiddetto colpo di fortuna
Gli italiani credono alla fortuna. O almeno accarezzano la speranza di cambiare la propria vita con il cosiddetto colpo di fortuna. Sono stimati in trenta milioni i giocatori abituali che pongono l’Italia come primo paese d’Europa per spesa pro capite nei giochi di fortuna (il secondo al mondo dopo gli Stati Uniti). Il più recente fenomeno di seduzione da parte della dea bendata è quello rappresentato dalle 160 mila slot machine (legali) piazzate nei bar della Penisola: in poco più di un anno hanno già inghiottito novemila milioni di euro. I tradizionali giochi di fortuna (dal Lotto al Totip) secondo la Agicos - Agenzia Giornalistica Concorsi e Scommesse - nel primo semestre del 2005 avrebbero tolto dalle tasche degli italiani sette miliardi di euro. Ma la voce del padrone, tradizionalmente, la fa la Lotteria Italia: nel 2003 (in base agli ultimi dati disponibili forniti dalla relazione alle Camere del ministro Domenico Siniscalco) sono stati venduti circa 16 milioni e 400 mila tagliandi, per un incasso da parte dello Stato di 50 milioni di euro.