MACCHINA DEL TEMPO GENNAIO-FEBBRAIO 2006, 21 dicembre 2005
Tra due milioni di anni Roma e Napoli sprofonderanno nel Tirreno, le Alpi saranno ridotte a colline, Corsica e Sardegna non saranno più isole ma una lunga distesa di aree collinari dalla Liguria alla Tunisia
Tra due milioni di anni Roma e Napoli sprofonderanno nel Tirreno, le Alpi saranno ridotte a colline, Corsica e Sardegna non saranno più isole ma una lunga distesa di aree collinari dalla Liguria alla Tunisia. A disegnare i lineamenti geografici dell’Italia del futuro è Alfonso Bosellini, geologo dell’università di Ferrara. Tra i movimenti tettonici che causeranno il nuovo scenario c’è la rotazione dell’Italia in senso antiorario: «La conseguente collisione con la parte settentrionale della regione balcanica corrispondente all’ex Jugoslavia», spiega Bosellini, «farà sparire il Mare Adriatico e genererà una nuova catena montuosa: la nostra penisola sarà tutt’uno con la Croazia, l’Albania e la Grecia. E i fiumi delle Alpi dovranno cambiare corso: non potranno sfociare in un mare che non c’è più».