MACCHINA DEL TEMPO GENNAIO-FEBBRAIO 2006, 21 dicembre 2005
Grazie al ritrovamento delle ossa, è stato possibile ricostruire il volto dell’astronomo Nicolò Copernico (1473-1543) che per primo affermò la validità del sistema eliocentrico
Grazie al ritrovamento delle ossa, è stato possibile ricostruire il volto dell’astronomo Nicolò Copernico (1473-1543) che per primo affermò la validità del sistema eliocentrico. Jerzy Gassowski e il suo team dell’Istituto di antropologia e archeologia di Pultusk, in Polonia, hanno scoperto un cranio nella cattedrale di Frombork, dove dal 1506 lo scienziato ricoprì l’incarico di canonico. L’età del teschio e delle ossa, il luogo della sepoltura e alcune caratteristiche facciali hanno spinto Gassowski a dichiarare di essere «certo al 97 per cento che questi sono i resti di Copernico, ma solo il test del Dna potrebbe dare l’assoluta certezza». Il cranio è stato trasferito nel laboratorio della polizia scientifica di Varsavia dove si è proceduto alla ricostruzione virtuale del volto dell’astronomo.