Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

I vaccini di ultima generazione vengono prodotti dalle industrie farmaceutiche modificando geneticamente batteri, lieviti o cellule di mammifero. Gli stessi vaccini sono stati prodotti, sebbene ancora su scala sperimentale, per le piante (vaccini ”verdi”). Questa tecnologia costituisce un’alternativa efficace, economicamente vantaggiosa e soprattutto più sicura per la nostra salute. Inoltre i vaccini ”verdi” sono importanti anche perché, qualora la modificazione genetica venga effettuata in piante commestibili, queste da sistemi di produzione possono diventare veicolo di somministrazione. La realizzazione di piante in cui il ”vaccino” si accumula nei semi, nei tuberi o nei frutti, potrebbe semplificare in maniera considerevole le campagne di vaccinazione eliminando i problemi legati alla conservazione del prodotto (eliminazione della catena del freddo) e alla sua somministrazione (eliminazione di aghi e siringhe). L’utilizzazione di questa tecnologia, la cui applicazione nell’uomo è ancora lontana, è invece a portata di mano per la realizzazione di vaccini veterinari. In questo caso il sensibile abbattimento dei costi di produzione nonché la facilità di somministrazione potrebbero favorire una maggiore diffusione della vaccinazione contro le numerose patologie trasmissibili dagli animali all’uomo. I ricercatori dell’Enea stanno realizzando vaccini ”verdi” antivirali e antitumorali per uso umano. Tali vaccini, finora sperimentati su animali da laboratorio, stanno dando risultati molto promettenti.