Guido Ceronetti, La Stampa 16/12/2005, 16 dicembre 2005
[Truman Capote] "Mi presentò una ragazza che stava accanto a lui al bar. Salutai, non riconobbi subito, a giudicare dal vestitino assai corto di Blomingdale, scarpe da tennis impolverate di rosso, niente calze, capelli arruffati biondissimi e occhiali
[Truman Capote] "Mi presentò una ragazza che stava accanto a lui al bar. Salutai, non riconobbi subito, a giudicare dal vestitino assai corto di Blomingdale, scarpe da tennis impolverate di rosso, niente calze, capelli arruffati biondissimi e occhiali. occhiali da vista. Una ragazza di piccola statura, ma di proporzioni perfette e si sarebbe detto completamente nuda sotto quella maglietta di filo di Scozia. Pronunciò qualche parola con un impossibile birignao, il verso di un gatto o un pigolio. Le sue mani non erano splendide, ma tutto il resto, seppur così modesto o impoverito, il resto sì, era splendido e solo allora la riconobbi. Era Marilyn Monroe" (Goffredo Parise, Quando la fantasia ballava il Boogie, Adelphi 2005)