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 2004  giugno 30 Mercoledì calendario

I soldi di Costanzo (e Rti che glieli dà), Il Tempo, 30/06/2004 Otto anni ancora. Il destino di Maurizio Costanzo e Maria De Filippi sarà inscindibile da quello Mediaset almeno fino al prossimo 2011

I soldi di Costanzo (e Rti che glieli dà), Il Tempo, 30/06/2004 Otto anni ancora. Il destino di Maurizio Costanzo e Maria De Filippi sarà inscindibile da quello Mediaset almeno fino al prossimo 2011. Potranno cambiare format e singole trasmissioni, non le caratteristiche di un matrimonio editoriale fra i più consolidati della storia della televisione. A rivelarlo sono le condizioni contrattuali della joint venture in via di ultimazione fra la coppia più celebre di Mediaset e la società Reti televisive italiane, che controlla Canale 5, Rete 4 e Italia Uno. La coppia e Rti entro fine 2004 saranno soci paritari (oggi il gruppo Mediaset è al 40 per cento, ne acquisirà un ulteriore 10) nella Fascino Produzione Gestione Teatro srl, attraverso cui da anni Costanzo realizza le sue trasmissioni e gestisce la struttura del Teatro Parioli di Roma. Giusto un anno fa Rti era salita dal 30 al 40 per cento del capitale, con un esborso di un milione e 865 mila euro, che sembrava presumere una valutazione della società vicina ai 35 miliardi di vecchie lire. Visto che il patrimonio netto della Fascino Produzione Gestione Teatro srl ammonta a 758.167 euro a fine 2003, quel 40 per cento di Rti vale 303.267 euro. Una cifra effettivamente lontana da quella valutazione. E che quindi gli amministratori di Rti sono costretti a spiegare proprio con il valore di Costanzo e De Filippi: «Il maggiore valore della partecipazione, rispetto alla corrispondente quota di patrimonio netto, è giustificato dal valore dei format di proprietà della Fascino Produzione Gestione Teatro srl e dalla capacità creativa ed editoriale di Maurizio Costanzo e Maria De Filippi, legati alla stessa da un’esclusiva di otto anni, che consentiranno di perseguire prospettive di redditività futura maggiori». Alla fine dello scorso anno il valore della produzione della società di Costanzo ammontava a 41,6 milioni di euro, oltre 80 miliardi di vecchie lire. Dallo stesso bilancio di Rti però si può evincere come quasi tutto il fatturato sia legato alle commesse del gruppo Mediaset, che nel 2003 sono state di 37,1 milioni di euro. Oltre a questi a Costanzo e alla Endemol Italia sono stati girati 1,976 milioni di euro (non c’è indicazione separata) sui «proventi da televoto» presumibilmente legati al ”Grande Fratello”. Segno questo più che evidente di quanto sia ormai ampio il business di televoto e sms che unisce gestori telefonici e reti televisive in operazioni sempre più frequenti. Nel bilancio della loro società Costanzo e la De Filippi si fanno i complimenti da soli: «Il nostro esercizio sociale», scrivono, «si è chiuso in maniera positiva non solo da un punto di vista numerico, ma soprattutto dal lato dei risultati conseguiti da parte dei programmi che produciamo. La nostra società produce, infatti, programmi televisivi e non laminati di platino e, dunque, ciò che va analizzato non sono solo i costi ed i ricavi, ma anche e soprattutto lo share (...). Di tutte le società operanti nel settore la nostra società può essere, infatti, definita quella che ottiene a parità di condizioni i migliori risultati considerando anche la minimizzazione dei costi sostenuti per la produzione degli stessi». Infine una profezia della coppia: «Prevediamo che nei prossimi esercizi il pubblico comincerà ad abbandonare tutti questi reality show prodotti dai nostri concorrenti, con l’affezione, probabilmente, per il solo ”Grande Fratello” che gioca sulle storie degli anonimi...». Mauro Romani