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 2005  dicembre 18 Domenica calendario

Diaw Boris

• Courbelles (Francia) 16 aprile 1982. Giocatore di basket. Degli Charlotte Bobcats, ha giocato nella Nba anche con Atalnta Hawks e Phoenix Suns • «[...] C’è chi da piccolo sogna di fare l’astronauta, l’ingegnere o il medico. E c’è chi, come Boris Diaw, a 10 anni sognava di diventare Magic Johnson. La stranezza non sta nell’originalità della scelta, quanto nel fatto che già allora le misure di Boris, figlio di una delle più celebri cestiste francesi di sempre e di un’ex campione senegalese di salto in alto, lasciavano intendere che non sarebbe stato più basso di 2 metri. “Con quell’altezza — gli diceva Elisabeth Riffiod, la mamma, pivot del Clermont Ferrand, storico avversario del Geas Anni 70 — non potrai che giocare centro”. “E invece io farò la guardia, come Magic”, rispondeva. [...] francese dai modi eleganti ha giocato in pratica dovunque: playmakerpiù o meno aggiunto, guardia, ala grande e, malgrado i sogni infantili, anche da pivot. Con risultati eccezionali [...] Ha una strepitosa visione di gioco, mani di velluto, eccezionale rapidità di piedi e un fisico filiforme per un 2.03, zero egoismo e, soprattutto,una naturale propensione alla difesa, determinante in una squadra che ha il miglior attacco della Nba. E dire che a Phoenix, Diaw era stato letteralmente sbolognato da Atlanta in cambio di Joe Johnson. Anche per Brian Colangelo, il suo arrivo, con un contratto di un solo anno [...] rispondeva preliminarmente a un obiettivo “commerciale”: mantenere buon rapporti con gli Hawks e assicurarsi due prime scelte per i prossimi tre anni, in particolare quella del 2008 che potrebbe regalare ai Suns la prima chiamata assoluta. [...] Cresciuto a Bordeaux con la madre e il fratello maggiore [...] abbandonati dal padre tornato in Senegal, Diaw si è formato all’Insep, la scuola parigina di educazione fisica dove i suoi genitori si erano conosciuti trent’anni prima, con il suo grande amico Tony Parker. Poi [...] nel 2001 ha vinto uno dei due titoli francesi ottenuti col Pau-Orthez, prima di essere scelto da Atlanta col numero 21. A proposito di numeri, agli Hawks avrebbe voluto indossare il numero 13, lo stesso che portava mamma Elisabeth, ma essendo già sulle spalle di Glenn Robinson aveva ripiegato sul 32. Quello di Magic Johnson, appunto. “Ho cominciato a giocare a basket quando avevo due anni,seguendo mia madre dovunque andasse — racconta Boris —. Anche per sua scelta, non ho giocato in una squadra fin quando non ho raggiunto i dieci anni, e nel frattempo ho provato scherma, judo e perfino rugby. La svolta è arrivata mentre guardavo il Dream Team ai Giochi di Barcellona del ’92. È stato lì che ho cominciato a pensare: un giorno anch’io giocherò nella Nba. Il mio sogno è solo all’inizio. Lo realizzerò davvero quando avrò vinto un titolo”» (Carlo Annese, “La Gazzetta dello Sport” 18/12/2005).