Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  dicembre 16 Venerdì calendario

Stroyberg Annette

• Nata in Danimarca il 12 dicembre 1934, morta il 13 dicembre 2005. Attrice. «[...] moglie del regista francese Roger Vadim [...] Fu scoperta proprio da Vadim dopo la fine del suo matrimonio con Brigitte Bardot, e lanciata nel mondo cinematografico nel 1959 con il film Le Relazioni pericolose, tratto dal romanzo di Choderlos de Laclos e intepretato da Jeanne Moreau e Gerard Philipe. Apparve anche nel gotico decadente horror sexy Il sangue e la rosa. [...] convolò a nozze con Vadim nel 1958 e gli diede la sua prima figlia, Nathalie, i due divorziarono due anni più tardi e poi Vadim si sposò con Catherine Deneuve, che gli diede il figlio Christian, e infine con Jane Fonda che gli diede la figlia Vanessa. Nel 1960 Annette Stroyberg recitò ne Il Testamento di Orfeo del regista e scrittore Jean Cocteau. Nel 1961 il regista Carlo Lizzani la scelse per il ruolo di protagonista femminile de Il carabiniere a cavallo, come giovane moglie di Nino Manfredi. Roberto Rossellini la volle poi come moglie piccolo borghese in crisi a causa di una relazione del marito nella sfortunata pellicola Anima nera tratta da un dramma di Patroni Griffi con Vittorio Gassman: sul set tra i due sbocciò un’affettuosa amicizia che durò un paio di anni. Un po’ come Vadim, anche Gassman aveva una situazione sentimentale intricata, con tre mogli e molte compagne. La carriera cinematografica di Annette Stroyberg proseguì poi con Il dongiovanni della Costa Azzurra (1962) del regista Vittorio Sala, La smania addosso del regista Marcello Andrei tratto da un racconto di Giuseppe Berto con Lando Buzzanca, Ernesto Calindri, Nino Castelnuovo, Gino Cervi e Vittorio Gassman: era una siciliana disonorata e implicata in un caso di riparazione all’italiana. La sua carriera nel mondo del cinema si concluse nel 1965 con Lo scippo del regista Nando Cicero con Paolo Ferrari, Mario Pisu ed Enrico Maria Salerno» (’La Stampa” 16/12/2005).