15 dicembre 2005
Un anziano signore, di anni 83. Una vita serena con una moglie affettuosa e un figlio che adorava, alle 10
Un anziano signore, di anni 83. Una vita serena con una moglie affettuosa e un figlio che adorava, alle 10.20 di martedì scorso è volato sotto un treno in corsa alla fermata Termini, metro B direzione Laurentina, Roma. Hanna Montessori, di anni 15. Americana, bella, occhi chiari da cerbiatto e capelli lunghi, una passione per il rap, i tatuaggi, gli anelli al naso e i film dell’orrore. Adolescente ribelle con una trisavola famosa educatrice, viveva con la madre ad Atlanta da quando i genitori avevano divorziato quattro anni fa. Un’infanzia idialliaca con la famiglia benestante in un bel quartiere di Portland, nel Maine, dimenticava l’orrore per la sua nuova vita a suon di acol e marijuana, passando da un istituto per ragazzi disadattati al riformatorio. Arrivata a Los Angeles dopo l’ultima fuga da una casa di correzione, lo scorso gennaio si ritrovò a bighellonnare per una strada di periferia dove restò cadavere con la testa fracassata di botte non si sa da chi. Senza identità per tre mesi in un obitorio di Atlanta, fu identificata la settimana scorsa.