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 2005  dicembre 12 Lunedì calendario

Sono i maschi il vero sesso debole. La Stampa 12/12/2005. Perché mai quando un uomo ispirato scrive di donne il risultato è una «cosa venuta di cielo in terra a miracol mostrare» e se invece l’ispirata è una signora che scrive di uomini il titolo è «Are the men necessary?»

Sono i maschi il vero sesso debole. La Stampa 12/12/2005. Perché mai quando un uomo ispirato scrive di donne il risultato è una «cosa venuta di cielo in terra a miracol mostrare» e se invece l’ispirata è una signora che scrive di uomini il titolo è «Are the men necessary?». Domanda che, nella sua spiccia brutalità, include la risposta. Gli uomini, nel senso di mammiferi maschi, sono arnesi superflui, sopravvissuti. «Se ne può fare tranquillamente a meno», sostiene Maureen Dowd, celebre columnist del New York Times. «Parla per te, acida zitella», l’hanno rimbeccata stizzite un paio di lettrici, commentando on line la sua ultima impresa letteraria. Da che mondo è uomo, scrittori, poeti, rimatori, imbrattatori di carta e di muri, da Dante a Breton, passando per Gigi della Magliana, Nino D’Angelo e Baglioni hanno beatificato donne che non esistono. Donne immacolate, fatali, crudeli, ma sempre molto necessarie. Persino i più efferati misogini, da Tertulliano al marchese De Sade, da Jacopone da Todi a Pappalardo, hanno scritto, detto e cantato le loro cose migliori esaltando la donna con la scusa di denigrarla. Un’epoca che si è chiusa per sempre. Dalle licenze poetiche ai poeti licenziati. Come si fa a rendere omaggio e consegnare fiori a chi auspica la tua fine? La cancellazione del sesso debole, ovvero quello maschile, è una fissazione della Maureen. Gli uomini, specie se presidenti, sono il suo bersaglio. Vinse il Pulitzer per le arguzie scritte su Bill Clinton e i suoi traffici sotto l’ovale con Monica Lewinsky. Qualche sera fa, ospite del «Letterman Show», ha ribadito il concetto: l’uomo è una specie di vigliacco in via di estinzione, teme le donne in carriera (tipo lei, e infatti nessuno la sposa) e preferisce accoppiarsi con più rassicuranti segretarie, commesse, sguattere, insomma sottoposte. Maureen Dowd è solo un sintomo. Il declino del maschio in Occidente arriva da più fronti e da più generazioni del femminile. L’altro giorno Susanna, nipotina tredicenne, organizzava la sua festa di compleanno. Su quindici invitati, solo due maschi. «Perché i maschi sono i cretini, non servono», spiegava la piccola donna, gelida come un’iguana, senza emozione, ma anche senza rancore. Quarant’anni dopo la costola ha preso il sopravvento, l’osso superfluo si è liberato del tutto, cioè di Adamo. Una volta scioglievano l’arsenico nella minestra dei sopportati compagni, ora non gli dedicano più nemmeno uno straccio di rancore. Spaventoso. Meditano feroci divorzi ma restano buoni amici. Se ne fregano anche degli alimenti. Spesso guadagnano più di loro. Non devono più studiare da Ivana Trump. Le vedove sono sempre più consolabili. «Non sempre una donna è padrona di se stessa» dice Marlene Dietrich in qualche suo filmico languore. Ma è padrona di tutto il resto. Donna è contrazione di domina, appunto, padrona. E’ colpa anche della scienza. Nelle metropoli post-moderne il capotribù è un omone dolente che se ne sta lì, ripiegato su se stesso, a meditare offeso che se ne deve un giorno morire. La tecnocrazia lo ha svilito. Annichilito. Si premono pulsanti. Una volta doveva salvare l’umanità, oggi deve lasciare pulito il water. Le donne fanno l’amore e anche la guerra. I monologhi della vagina hanno sostituito i comizi del pene. Non si contano le inchieste sulla crisi del desiderio maschile. Una volta l’uomo era triste dopo il coito, adesso anche prima e soprattutto durante. La Maiolo ci dà il viagra gratis. Un’umiliazione. Non servono più gli uomini con i loro 28 chili di muscoli nemmeno a spingere il carrello all’ipermercato, dove pure sono diventati dei fenomeni, a parte una comprensibile reticenza per le mele. Le donne fanno palestra, hanno due bicipiti così, e la spesa si fa via Internet. Le donne arbitrano le partite, matano i tori e litigano con i meccanici. Lo sperma sarà riprodotto in un laboratorio di Boston. Le topoline hanno già fecondato senza maschio e nessuno ha chiesto notizie del padre. Giancarlo Dotto