La Repubblica 13/12/2005, pag.46-47 Alberto Arbasino, 13 dicembre 2005
I bei volti e le mezze calze. La Repubblica 13/12/2005. Elisabetta Catalano. Lo si è sempre detto e saputo, che è un genio della ritrattistica, camuffato da bella donna
I bei volti e le mezze calze. La Repubblica 13/12/2005. Elisabetta Catalano. Lo si è sempre detto e saputo, che è un genio della ritrattistica, camuffato da bella donna. E la sua raccolta ormai storica di facce italiane dei nostri tempi non entra in competizione soltanto con gli album dei grandi fotografi. Qui si entra in compagnia coi ritratti di pittori che ci trasmettono le forme artistiche della visività espressiva nelle variazioni fisionomiche attraverso le epoche. La visione travalica il mezzo... Soprattutto oggi, alla GAM torinese. Come eravamo tutti giovani e belli, e incolpevoli senza saperlo - secondo Elisabetta - in quegli anni Sessanta che si sono caricati di grazia retrospettiva involontaria, man mano che il look caratteriale precipitava nella non-cura-di-sé delle barbe brufolose e delle magliette zozze: quando per uscire bastano le infradito e i rotolini di ciccia; e le griffe da "cesso basso" in tv si contemplano in vecchie mutande senza logo né spots. Com´erano addirittura abbaglianti, Marta Marzotto, Marina Lante, Stefania Sandrelli, Mario Schifano, Gianni Bulgari, Cesare Tacchi. Riuscivano carini perfino Renato Nicolini, Roberto Formigoni, Laura Betti. E Pierre Klossowski o Michel Tournier potevano risultare interessanti anche senza conoscerne le opere. Ma poi, che colli squisiti, quasi tutte le "deb". Ci si sente straziati oltre che inteneriti, riguardando la bellezza struggente di Talita Getty, finita poi così male, in questo stesso appartamento scuro e vecchiotto presso l´Aracoeli, pieno dei dischi del Re Pastore di Mozart, prodotto da suo marito Paul con le giovanissime Lucia Popp e Reri Grist... E con un senso vivissimo di cose che non si recuperano: il loro fu il primo "ballo di nozze con juke-box", e casa di Cy e Tatia Twombly. Ma dove sarà mai andato Hiram Keller, protagonista del Satyricon di Fellini? Venendo ai classici, quanta sana malizia, nel Moravia tutto sopracciglia e niente labbra. Che limpidezza accattivante, negli sguardi e sorrisi autobiografici di Antonioni, Guttuso, Rosi, e Inge Feltrinelli e - supremamente - Adriana Panni. E che figurone stupende, le dive come Raina Kabaivanska e Lucia Valentini Terrani, nei loro sontuosi Capucci e Barocco. O il differente charme di Silvana Mangano e di Camilla Cederna. E questi bimbi belli? Sono Valentino Zeichen e Francesco Clemente. Ecco le vere caratteristiche del ritrattista autentico: I "beautiful people" appaiano davvero (ma come mai?) bellezze vere. Mentre le mezze calze si rivelano messe a nudo con le loro pretese e smancerie cheap, nei dettagli e nell´insieme. "E l´anima, buonanotte?" (Lo si diceva già dai tempi di Dürer, Holbein, ecc.). Alberto Arbasino