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 2005  dicembre 13 Martedì calendario

Berlusconi: ricordi del premier tuttofare all’Edilnord (e le 2 punte). Diktat. «Due attaccanti sono il punto di partenza, se si vuole far spettacolo

Berlusconi: ricordi del premier tuttofare all’Edilnord (e le 2 punte). Diktat. «Due attaccanti sono il punto di partenza, se si vuole far spettacolo. Gliel’ho ben spiegato, ad Ancelotti. Il mio non è stato un suggerimento né un diktat, e nemmeno un’uscita goliardica. è un’esigenza. Che, fra l’altro, gli toglie un problema non lieve. Ora che giocherà sempre con due punte, quando andrà male potrà sempre difendersi: me l’ha detto il presidente. E poi avrà anche un assillo in meno, che spesso lo fa soffrire, nel dover scegliere fra Kakà e Rui Costa» (Silvio Berlusconi) (c.d.s., ”Corriere dello Sport” 23/2/2004). L’ultima cena. «Dico solo che l’altra sera, a cena con lui, mi sono divertito, ho mangiato bene e non ho neanche pagato: cosa si vuole di più?» (Carlo Ancelotti) (Andrea Sorrentino, ”la Repubblica” 24/2/2004). Precocità. «Io faccio l’allenatore da quando ero bambino. Passavo la settimana a mimare le reti di Nordhal e a pensare come avrebbe potuto fare altri gol» (Silvio Berlusconi) (Mario Ajello, ”Il Messaggero” 24/2/2004). Guizzi. Bambino, Silvio gioca a pallone dai salesiani di via Copernico, Milano. Massimo Fini: «Era una punta centrale, non velocissima, priva di guizzi. Attaccante inguardabile, bollato come ”un veneziano”, ovvero un ”faso tuto mi”» (Mario Ajello, ”Il Messaggero” 24/2/2004). Sponsor. Nel 1963, a 27 anni, Berlusconi è presidente della Torrescalla, residenza per studenti (cattolici) della Fondazione Rui. La squadra mantiene il nome finché non mette sulle maglie lo sponsor Edilnord (Roberto Perrone, ”Corriere della Sera” 24/2/2004). Allenatori. Il primo è Marcello Dell’Utri, ex studente siciliano già al palermitano Bacigalupo. Vice l’attuale editorialista de ”la Repubblica”, Vittorio Zucconi. In porta Massimo Nava, oggi al ”Corriere della Sera” (Roberto Perrone, ”Corriere della Sera” 24/2/2004). Tattiche. Dell’Utri lascia nel ’65 per andare al Centro sportivo romano Elis. Per alcuni sarebbe stato esonerato dal presidente, che non gradisce la tattica catenacciara. Per un po’ lo sostituisce Zucconi, poi se ne va pure lui (Roberto Perrone, ”Corriere della Sera” 24/2/2004). Paghe. Zucconi: «Non mi ha pagato». Berlusconi: «Non vinceva. Quando lasciò, il posto in panchina lo presi io, e iniziammo a vincere» (Ariel Feltri, ”Libero” 24/2/2004). Gesso. S’occupa di tutto: tira le righe col gesso, mette annunci per il reclutamento, cura l’abbigliamento (2 mute con 2 paia di scarpini a ogni giocatore), organizza il ritiro (Roberto Perrone, ”Corriere della Sera” 24/2/2004). Maserati. «Si presentò al campo in Maserati e già allora diceva di voler diventare presidente del Milan» (Nava) (’Libero” 24/2/2004). Inviti. Nel ’67 l’Edilnord è l’unica squadra giovanile a punteggio pieno. Viene invitata alla ”Domenica Sportiva”, ma poi salta tutto perché all’ultima partita pareggia (Roberto Perrone, ”Corriere della Sera” 24/2/2004). Milaninter. Tra i successi, un 2-0 contro le giovanili del Milan di Zagatti. Da ”Milaninter”, settimanale dell’epoca: «I ragazzi di Berlusconi hanno aggredito i loro avversari» (Roberto Perrone, ”Corriere della Sera” 24/2/2004). Interista. «Sì, Berlusconi era interista» (Giovanni Ticozzi, 40 anni, giocatore dell’Edilnord) (Alberto Pastorella, ”Tuttosport” 25/2/2004). Una punta. Nava, portiere: «In panchina non c’era Berlusconi, ma Dell’Utri. E al centro dell’attacco una punta inamovibile, Paolo Berlusconi» (’La Gazzetta dello Sport” 24/2/2004). Tre attaccanti. «Hanno raccontato un sacco di balle. A lui non bastavano nemmeno le due punte: si giocava con tre attaccanti e col fratello Paolo aggiunto» (Ticozzi) (Alberto Pastorella, ”Tuttosport” 25/2/2004). Ala destra. «Mio fratello Paolo segnava caterve di gol. Confalonieri era un discreto dilettante, Galliani ala destra» (Berlusconi) (Roberto Perrone, ”Corriere della Sera” 24/2/2004). Serie B. « Diciamo che se noi fossimo stati il Milan, Paolo sarebbe stato un onesto giocatore di serie B. Però qualche gol lo segnava» (Ticozzi) (Alberto Pastorella, ”Tuttosport” 25/2/2004). Amplessi. «Berlusconi dev’essere nato da un amplesso vagabondo di Giove» (Gianni Brera) (Mario Ajello, ”Il Messaggero” 24/2/2004). Premi partita. «Tutti al cinema Manzoni e poi pizza» (Marcello Dell’Utri) (Dario Cresto-Dina, ”la Repubblica” 24/2/2004). Buoni propositi. Il Cav. nel suo primo giorno al Milan: «Non sarò un presidente ricco e scemo» (Roberto Perrone, ”Corriere della Sera” 24/2/2004).