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 2005  dicembre 12 Lunedì calendario

Da Silva Vidal Carlos, di anni 40. Brasiliano, lavorava come caposala nel ristorante Garota de Ipanema gestito dall’amico Di Lernia Luigi, col quale da dicembre divideva un appartamento a Corviale, periferia di Roma

Da Silva Vidal Carlos, di anni 40. Brasiliano, lavorava come caposala nel ristorante Garota de Ipanema gestito dall’amico Di Lernia Luigi, col quale da dicembre divideva un appartamento a Corviale, periferia di Roma. Da qualche tempo la convivenza s’era fatta tesa per questioni di soldi e il Di Lernia, che aveva rilevato il locale coprendosi di debiti, decise di rompere quel sodalizio inviando una lettera anonima all’ambasciata brasiliana nella quale denunciava i documenti falsi del Da Silva, ricercato in Brasile per rapina a mano armata. Costui non l’aveva presa niente bene e s’era messo a cercare una pistola per vendicarsi. Il 22 gennaio tornò a casa e trovò il coinquilino addormentato sul divano, accanto a sé la gamba artificiale che non toglieva mai in presenza d’altri. Aveva premuto il grilletto una volta mentre quello ancora dormiva, la seconda quando lo vide alzato, poi l’aveva finito tagliandogli la gola con un coltello da cucina. La polizia lo arrestò una ventina di giorni dopo a Fiumicino e lo rinchiuse a Regina Coeli, in isolamento. Sfruttando la pausa fra un controllo e l’altro del suo piantone, intorno alle 13 di sabato 14 febbraio il Da Silva avvolse il lenzuolo intorno alle sbarre della finestra, continuò a girarselo intorno al collo, salì su uno sgabello e si lasciò penzolare da poco più di due metri d’altezza.