12 dicembre 2005
Silvia, di anni 20. Romana, studentessa modello della facoltà di Architettura, una casa coi genitori sul lungotevere della Vittoria, quartiere Prati
Silvia, di anni 20. Romana, studentessa modello della facoltà di Architettura, una casa coi genitori sul lungotevere della Vittoria, quartiere Prati. Giornate passate sui libri per collezionare trenta e trenta e lode, s’affacciava spesso alla finestra della sua camera guardando il fiume in cerca di distrazione. Alle prese con uno degli esami più tosti del corso, ultimamente sembrava preoccupata. Domenica scorsa si svegliò sola nel cuore della notte col cuore impazzito. Pensò di uscire a fare una passeggiata sugli argini del Tevere, dove era abituata a giocare da bambina. Scese le scale, provò un’irresistibile attrazione per quella barca in costruzione che galleggiava sull’acqua. Scavalcò la grata di protezione e s’arrampicò sull’impalcatura. Poi legò alla scala a chiocciola un’estremità della corda trovata fra le cianfrusaglie lì in giro e s’avvolse l’altra attorno al collo. I carabinieri la trovarono che penzolava nel vuoto.