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 2005  dicembre 12 Lunedì calendario

Miller Arcibaldo

• Napoli 11 settembre 1948. Magistrato. Fino al dicembre 2011 capo degli ispettori del ministero della Giustizia • «[...] uno che da pm ha indagato più volte (senza successi processuali) le giunte comunali guidate da Antonio Bassolino e che oggi dirige gli ispettori del dicastero di Grazia e Giustizia. Insomma è lui che, per conto del ministro Castelli, ha passato al setaccio il lavoro compiuto dai pm milanesi Ilda Boccassini e Gherardo Colombo sul caso Previti. [...] scozzese (suo padre fu pilota nella Raf) è di quelli che non mollano: sulla sua carriera, in passato, s’è addensata più d’una nube. Fu indagato per corruzione dalla Procura di Salerno, venne lambito dall’inchiesta su una casa di tolleranza napoletana frequentata da vip e faccendieri, ma è sempre uscito indenne, scrollandosi di dosso ogni sospetto e continuando a tirare le fila di istruttorie importanti come quelle sulla tangentopoli sanitaria (con Francesco De Lorenzo e Duilio Poggiolini sul banco degli imputati) e sulle presunte mazzette del dopo-terremoto» (Enzo d’Errico, “Corriere della Sera” 12/12/2005) • Nel luglio 2010 si seppe della sua partecipazione alla cena del 23 settembre 2010 in cui a casa di Denis Verdini la cosiddetta “triade della P3” (Flavio Carboni, Pasquale Lombardi, Arcangelo Martino), il senatore Marcello Dell’Utri, il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, il magistrato Antonio Martone avrebbero elaborato la strategia per evitare la bocciatura del “lodo Alfano”: «[...] capo degli ispettori ministeriali dai tempi del ministro Castelli (confermato da Mastella, quindi da Alfano). Negli Anni ’90 Miller fu il braccio destro di Agostino Cordova alla Procura di Napoli e fu censurato da alcuni magistrati “per la disinvoltura manifestata nelle relazioni personali”. La Camera penale di Napoli, allora, parlò di frequentazione di camorristi (due procedimenti, in verità, furono archiviati) [...] Miller sarà spinto dalla neo-loggia a muovere gli ispettori contro la Corte d’appello di Milano, che aveva appena bocciato il ricorso della lista pro-Formigoni esclusa dalle elezioni regionali. Non li muoverà, però: “Arci dice che sarebbe un boomerang”. Liquida, ora, l’ex pm: “Non facemmo le ispezioni perché non c’erano le condizioni”. Nella cena a casa Verdini, va ricordato, c’era un superiore di Miller, il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, già magistrato. E la sua presenza rende tutto più scivoloso. [...]» (Corrado Zunino, “la Repubblica” 11/7/2010).