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 2005  novembre 28 Lunedì calendario

Anno II - Novantaseiesima settimanaDal 14 al 28 novembre 2005Polli. Il virus dei polli aleggia sulle nostre teste e ogni giorno i quotidiani impegnano almeno una pagina per dar conto del pericolo che avanza

Anno II - Novantaseiesima settimana
Dal 14 al 28 novembre 2005

Polli. Il virus dei polli aleggia sulle nostre teste e ogni giorno i quotidiani impegnano almeno una pagina per dar conto del pericolo che avanza. E però novità vere, rispetto a quello che abbiamo scritto la settimana scorsa, non ce ne sono. C’è crisi di mercato, nel senso che la gente ha rinunciato a mangiare carne bianca, e ci sono problemi per gli anziani a cui i medici di solito impongono un’alimentazione basata proprio su quel tipo di carne: meno 40 per cento di vendite nonostante i nostri polli siano controllatissimi, non provengano dai paesi dell’Estremo Oriente e soprattutto non varchino mai il confine da vivi. Nei supermercati è stata disposta, in ogni caso, una nuova etichettatura che faccia sapere subito se la carne è di provenienza italiana (e quindi sicura). La Ue ha proibito l’importazione di pollame da Turchia e Romania. I ministri dell’Unione hanno programmato un fitto calendario di incontri per far fronte comune al pericolo.

Deborah. Emiliano Santangelo, che uno psichiatra definirà poi ”un minchione”, ha investito con una vecchia Dedra comprata il giorno prima l’operaia Deborah Rizzato che aveva appena parcheggiato la sua Peugeot 205 amaranto e stava entrando per timbrare alla Tin-Fil di Fila di Traviano (Biella). Erano le sette di mattina, nevicava. Il minchione è sceso dall’auto e ha dato a Deborah due coltellate al petto e cinque alla schiena. È quindi scappato sull’auto della povera morta, facendosi catturare il giorno dopo a Genova, dopo una conversione a U e un frontale sul ponte di via Perlasca (tre feriti non gravi). Deborah aveva 24 anni, il suo assassino ne ha 32. Erano stati fidanzati quando lei aveva 13 anni. Poi lei lo aveva lasciato e lui aveva cominciato a tormentarla in ogni modo, finendo intanto in galera per molestie sessuali a una quindicenne, e tentando anche, cinque anni fa, di far violenza alla madre (processo il prossimo gennaio). Deborah e la sua famiglia avevano costantemente denunciato le angherie del minchione - un mitomane pieno di sé che al momento delle manette ha sorriso ai fotografi, e agli agenti che lo arrestavano ha detto per farsi bello di avere l’auto piena di bombe e di essere cugino della Franzoni -, ma i poliziotti hanno spiegato ai giornalisti che, pur essendo in grande allarme, avevano le mani legate da una legislazione forse troppo garantista. Fatto sta che Deborah alla fine è stata ammazzata e il minchione Santangelo ha avuto una delle cose che cercava: la notorietà. Tra i molti commenti alla vicenda, ci ha impressionato soprattutto questo, scritto da Stefania Miretti sulla Stampa: nella fascia di età 16-44 anni, lo spasimante minchione uccide le donne più del cancro al seno o degli incidenti stradali.

Bologna. Una friulana di 30 anni, giunta da Udine a Bologna per seguire un master all’università, appena scesa dall’autobus 27/a alla fermata di via Corticella, periferia nord di Bologna, s’è sentita aggredire alle spalle da un uomo che stava sul mezzo con lei e che lei aveva notato perché, con la neve che cadeva, le pareva troppo poco vestito, solo maglione scuro con jeans e scarpe da tennis. Erano le 20 e 53, come documenta la telecamera di una pompa di benzina Q8 davanti alla quale i due sono passati per pochi istanti. Mentre lo sconosciuto la prendeva a calci e a pugni, e la strattonava per farle attraversare la strada e spingerla al posto che sapeva lui, la donna ha gridato, s’è sbracciata, ha alzato la mano libera chiedendo disperata agli automobilisti di fermarsi. Ma nessuno ha rallentato o frenato, anzi, nella collutazione, c’è stato anche il rischio che aggressore e aggredita finissero investiti. Infine, nel cortile dei numeri civici 216 A e B, l’uomo è riuscito a fare quello che s’era proposto. La donna, all’atto della denuncia, lo ha descritto però nel dettaglio e lo ha riconosciuto in una foto. Gli inquirenti, mentre scriviamo, giurano di essere sulle sue tracce: un maghrebino le cui iniziali sarebbero A.F., coivolto un paio d’anni fa a Cesenatico in una rissa in cui furono accoltellati a morte due ragazzi di 17 anni, e scarcerato dal tribunale del Riesame per l’insufficienza degli indizi. il secondo caso clamoroso di violenza carnale a Bologna. Per quello dello scorso giugno (una quindicenne stuprata nel parco in pieno giorno) venerdì 25 novembre è stato condannato a 7 anni e due mesi un marocchino di 17 anni.

Israele. Facendo seguito al cambio di leadership nel partito laburista (il giovane Peretz al posto del vecchio Peres) e reagendo agli attacchi dei falchi del suo partito, Sharon ha fatto sciogliere il parlamento israeliano (Knesset) e fondato la Ahrayut Leumit (Responsabilità nazionale), formazione con cui si presenterà alle elezioni di marzo. Programma: continuare sulla via della pace con i palestinesi e disegnare una volta per tutte i confini definitivi dei due stati. Parecchi esponenti del Likud, che Sharon aveva contribuito a fondare nel 1973, lo hanno seguito. Il laburista Peretz, il quale dice ad alta voce che ”uno stato palestinese conviene a Israele”, gli sarà certamente alleato. I sondaggi lo dànno in ascesa perenne e probabile vincitore alle elezioni. Inoltre, sul lato palestinese, anche Abu Mazen, cioè il successore di Arafat, ha visto per la prima volta salire i consensi. Effetto anche dell’apertura del varco di Rafah, dal quale si va da Gaza in Egitto. Sabato 26 novembre, durante le prime quattro ore di via libera sotto il controllo della milizia palestinese (prima dello sgombero, il controllo era dei soldati israeliani), sono andate in Egitto 1.587 persone.

Economist. Un rapporto dell’Economist, intitolato Addio, Dolce Vita e firmato da John Peet, ha suscitato un vespaio: l’Italia vi è descritta come un paese in declino, dove nessuno ha né la voglia né la capacità di comandare, che non ha più il gusto di lavorare, di creare, di rischiare, un posto destinato a ridursi a pura attrazione turistica, un paese di vecchi dentro che, secondo gli inglesi, né Berlusconi né Prodi sembrano in grado di far svegliare. Berlusconi, Prodi e i rispettivi schieramenti hanno risposto molto seccati all’inchiesta e i quotidiani, mentre ne davano conto con colonne e colonne di piombo, si sono anche arrovellati sul perché il giudizio di un settimanale straniero, per quanto importante (e inglese), susciti un’eco così vasta. Prodi domenica, al convegno milanese della Margherita (’Big Talk”), ha però ammesso che l’Italia è effettivamente in declino per colpa di Berlusconi e che bisognerà fermare la discesa con riforme molto robuste. Intanto Time, suscitando minori reazioni ma con un’analisi altrettanto profonda, ha fatto la copertina su di noi e ha scritto che la nostra struttura di piccole imprese radunate nei distretti - dove si fabbricano sedie, ceramiche eccetera - sembra fatta apposta per essere aggredita e disintegrata dalla concorrenza cinese.

Ciampi. Ciampi, che ha 85 anni, ha tagliato corto con le chiacchiere su una sua rielezione a giugno, rilanciate da Fini, dichiarando: ”Voglio chiudere con dignità”.

Austria. A Vienna sta in galera, e rischia di restarci per vent’anni (il processo si terrà a gennaio), lo storico inglese David Irving, 67 anni, colpevole di un reato d’opinione: nel 1977 ha scritto un libro (La guerra di Hitler) nel quale si dice che l’Olocausto è un falso e che gli ebrei uccisi furono centomila e non sei milioni. La sua difesa sta tentando di tirarlo fuori non con una campagna a favore della libertà d’opinione, ma con l’argomento miserevole secondo cui Irving ”ha preso le distanze da quelle idee”.

Latte. Nidina 1, Nidina 2, Mio e Mio cereali - cioè quattro confenzioni di latte per bambini prodotte dalla svizzera Nestlé - risultano inquinate dall’Itx, fissatore dell’inchiostro con cui è compilata la scritta sulla confezione tetrapak. Se ne è quindi disposto il sequestro su tutto il territorio nazionale (trenta milioni di litri), ma intanto - da aprile, mese della prima avvisaglia, a oggi - quel latte è stato distribuito e venduto. Paola Testori Coggi, responsabile della sicurezza alimentare della Ue, dice che l’Itx non è intossicante, ma i chimici della rivista americana ”Pesticid and toxic chemical news” sostengono che può provocare irritazioni della pelle. È un fatto che fino ad oggi, almeno a leggere i giornali, non risultano denunce di mamme i cui bambini si siano trovati con la pelle irritata dopo aver bevuto il latte sotto accusa. Le telefonate di mamme in ansia giunte alle Asl, ai centralini del ministero o alle associazioni dei consumatori dopo la pubblicazione della notizia sui giornali sono invece migliaia. Una dichiarazione dell’amministratore delegato della Nestlé, Peter Brabeck, secondo cui c’era un accordo fin da luglio col ministero della Salute per smaltire le scorte, ha provocato una reazione indignata, con querela, del ministro Storace. La Guardia Forestale, che ha scoperto l’affaire, ha intanto disposto il ritiro dal mercato dei latti Milupa, Aptamil 1, Aptamil 2, Babymil. Alla Milupa (gruppo tedesco-olandese) hanno commentato: ”Ma se è da settembre che tutta l’Europa sa di questo problema dell’Itx”.

Ghira. I test sul Dna hanno confermato che il cadavere di Massimo Testa, sepolto a Melilla e riesumato apposta, è effettivamente di Andrea Ghira, uno degli assassini del Circeo. Donatella Colasanti, che scampò a quell’eccidio, continua a non crederci.

Best. George Best, il grande calciatore del Manchester United - e uno dei più grandi del secolo -, è morto venerdì 25 novembre al Cromwell Hospital di Londra, dove era ricoverato dal 1° ottobre. Aveva 59 anni. Nel 2002 s’era fatto trapiantare un nuovo fegato, risultando ormai distrutto dall’alcol quello originale. In tre anni ha trasformato in pietra anche il fegato nuovo. Prima di morire s’è fatto fotografare e ha chiesto che la sua immagine spettrale facesse il giro del mondo, in modo da convincere i contemporaneai a non cedere alla tentazione del bere. Funerali il 2 dicembre, tomba al Roselawn Cemetery, sulle colline di Castlereagh, sopra Belfast, accanto alla moglie, uccisa anche lei dall’alcol. Sua frase celebre: ”Nella mia vita ho speso molti soldi in donne, alcol e macchine. Il resto l’ho sperperato”.

Tfr. Le nostre liquidazioni - e cioè i nostri Trattamenti di Fine Rapporto (Tfr) - resteranno nelle casse delle aziende fino al 2008 e solo allora confluiranno nei cosiddetti fondi complementari, se la legge relativa non sarà stata cambiata nel frattempo. È una materia molto tecnica, sulla quale basterà dire questo: il provvedimento danneggia i giovani di oggi perché, slittando la creazione dei fondi, ritarda anche la possibilità di costruirsi una pensione integrativa. I sindacati, a cui con la riforma toccherebbe il gradito compito di gestire una montagna di soldi, sono molto arrabbiati.

Sofri. Adriano Sofri, 63 anni, da otto detenuto nel carcere don Bosco di Pisa, s’è sentito male in cella nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 novembre. Portato all’ospedale cittadino di Santa Chiara, gli è stata riscontrata la rottura dell’esofago dovuta probabilmente a una gastrite cronica o a un’ernia iatale allo stomaco o allo stress da detenzione o al sovraffaticamento o all’insieme di tutte queste cose. Prognosi riservatissima, ancora mentre scriviamo. I medici, dopo un’operazione di tre ore e mezza, hanno detto di averlo strappato alla morte per poco. La malattia ha naturalmente rilanciato la questione della sua liberazione e tutto il dibattito intorno alla grazia (se Ciampi possa concederla indipendentemente dall’opinione del ministro della Giustizia, in questo caso Castelli, che è contrario). Sofri è stato condannato a 22 anni come mandante dell’omicidio del commissario Calabresi: si è sempre proclamato innocente e la grazia non vuole chiederla a nessun costo. Ma ha accettato senza discutere la galera e il giorno fatidico s’è presentato ai secondini da sé. Una vasta parte dell’opinione pubblica, senza distinzioni tra destra e sinistra, è convinta che la condanna sia politica e che l’uomo - scrittore finissimo, osservatore profondo e appassionato del nostro tempo - sia innocente come si dichiara.

Devolution. Il 16 novembre il Senato ha approvato la Riforma costituzionale, nota al grande pubblico come Devolution, o anche Riforma del premierato forte. Bossi ha assistito commosso, dalla tribuna di palazzo Madama, circondato dalla moglie e dai figli. Era la quarta approvazione parlamentare, quella finale, trattandosi di legge costituzionale. Ci vuole ora una quinta sanzione, che deve venire da un referendum popolare confermativo (senza quorum). Si terrà probabilmente dopo le politiche di primavera, ma non è escluso che venga anticipato. In questo caso il trimestre aprile-giugno si presenterebbe come un tremendo ingorgo elettorale: referendum costituzionale, elezioni politiche, elezione del nuovo presidente della Repubblica e varie amministrative di peso.