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 2005  dicembre 09 Venerdì calendario

B. G., di anni 36. Originario di Trento, acquistava e vendeva titoli, pare onestamente, per la Banca popolare del Trentino, che aveva diretto facendo partire un’inchiesta su un ammanco milionario nell’agosto del 2002

B. G., di anni 36. Originario di Trento, acquistava e vendeva titoli, pare onestamente, per la Banca popolare del Trentino, che aveva diretto facendo partire un’inchiesta su un ammanco milionario nell’agosto del 2002 . Felicemente sposato, ultimamente depresso senza ragioni apparenti. Si dice che avesse azzardato investimenti in borsa non proprio azzeccati. Ultimo, quello sui titoli della Parmalat. Al gruppo alimentare di Collecchio aveva affidato i risparmi suoi e quelli di svariati clienti. La vigilia di Natale cercò la solitudine e s’avventurò in sella a un rampichino per il sentiero che porta alla baita di sua proprietà. Allarmati dalla moglie che non lo vide tornare per la cena, i carabinieri lo trovarono che penzolava appeso a un cordino da montagna. casualità Harrison Emiliana, di anni 22. Una stanza tutta per sé nella casa della madre, al quinto piano di via Reno 35, quartiere Parioli di Roma, trascorreva con lei le vacanze natalizie. Intorno alle 13 di lunedì 29, salì sulla scaletta a pioli per rifare il letto sul soppalco. Senza capire perché la scala sgusciasse via rompendo il vetro della finestra, si ritrovò in bilico alcuni istanti, cercò di aggrapparsi al davanzale, atterrò dopo un volo di 25 metri. Trifu Francesca, di un mese. Romena, abitava con la mamma, Bambaloi Loredana di anni 20, il papà Cristinel di anni 26, e due fratelli di anni 4 e 2, nel container numero 53 all’ingresso del campo nomadi di via Luigi Candoni alla Magliana, quartiere alla periferia della Capitale. Due camere da letto, un cucinino, bagno e un piccolo salone con tv e decoder. Alle sei di lunedì 29, la Bambaloi s’alzò per far mangiare la neonata e trovò che era immobile nel suo lettino e sporca di sangue. La scosse, tentò di farla piangere, poi chiamò il nonno, Bambaloi Ion, in un prefabbricato poco distante. Il vecchio la trovò soffocata da un rigurgito di latte, il sangue al naso per l’asfissia.