6 dicembre 2005
Tags : Dominique. Fernandez
Fernandez Dominique
• Nato a Neuilly sur Seine (Francia) il 25 agosto 1929. Critico letterario. «[...] una voce autorevole della critica europea, a sua volta romanziere e saggista [...] già firma dell’Express e del Nouvel Observateur [...] parla un italiano praticamente perfetto, ha al suo attivo una sessantina di libri, molti tradotti, ha studiato Pavese, ha pubblicato con Leonardo Sciascia e Ferdinando Scianna I Siciliani (Einaudi, 1977). Alto, magro, elegante, occhi azzurri pungenti, [...] ”Ci sono giovani romanzieri interessanti, come Niccolò Ammaniti, Tiziano Scarpa, Aldo Nove, ma l’Italia non è più un serbatoio di energie creatrici, il faro dei tempi di Pasolini, Moravia, Calvino, la Morante. Erano scrittori che portavano qualcosa di nuovo nel mondo. Quella generazione era cresciuta sotto il fascismo, aveva visto la guerra, aveva cose da dire [...] Tabucchi è esile, Busi è orrendo. Erri de Luca è forse uno dei più interessanti. Se si pensa che uno dei più conosciuti all’estero è Umberto Eco, si dice tutto: è intelligente, erudito, ma per me non è un romanziere. Fabbrica romanzi dove manca la passione creatrice” [...] cosa vuol dire [...] letteratura? ”Vuol dire impegnarsi a dire qualcosa di forte. una forma di coraggio. Significa essere contro i poteri, e l’opinione dominante, sia di destra o sinistra. Per me lo scrittore deve essere come Sciascia, o Pasolini, che hanno denunciato, combattuto, rischiato [...]”» (Ludina Barzini, ”La Stampa” 6/12/2005).