Il Sole 24 Ore 24/11/2005, pag.17 Andrea Carobene, 24 novembre 2005
Dormire un terzo della vita non è tempo sprecato. Il Sole 24 Ore 24/11/2005. Socrate sa di non sapere a cosa serva dormire
Dormire un terzo della vita non è tempo sprecato. Il Sole 24 Ore 24/11/2005. Socrate sa di non sapere a cosa serva dormire. E perché il nostro corpo richieda periodicamente di scivolare in una sorta di letargo. In realtà, da 50 anni si sa che il sonno non è un banale periodo di stasi, ma è attraversato da una serie di fasi, chiamate Rem, caratterizzate da un’intensa attività cerebrale, che si alternano a periodi non Rem, o Nrem, di maggior tranquillità. Rem è la sigla di rapid eye movement, movimento oculare rapido, e indica una delle caratteristiche più appariscenti del riposo, durante il quale gli occhi si muovono rapidamente inseguendo le immagini dei sogni, il ritmo del respiro e la frequenza cardiaca, e si hanno contrazioni muscolari. Un’idea sulla quale tutti i ricercatori sono d’accordo è che il sonno abbia una funzione biologica, come testimonia il fatto che il riposo perduto deve essere in qualche modo recuperato, ma quale sia tale funzione non è chiaro. Ciò che sappiamo sul sonno lo dobbiamo alla risonanza magnetica e dal confronto con quanto avviene negli animali. Tutti i mammiferi dormono, ma i carnivori hanno bisogno di più ore di sonno rispetto agli erbivori. Se poi si considera solo quest’ultima classe di animali, si scopre che, normalmente, maggiore è la loro stazza meno dormono, con il risultato che per un elefante sono sufficienti 3-4 ore di sonno. Queste osservazioni hanno portato a ipotizzare che il sonno, almeno nella sua fase Nrem, abbia una funzione di risparmio energetico, simile a quella del letargo. Funzione che sarebbe più marcata negli animali, come i carnivori, che non temono predatori, al contrario dei grossi erbivori che devono invece dedicare molta parte del loro tempo a procurarsi il cibo. Un’ulteriore funzione del sonno potrebbe essere legata alla difesa dallo stress ossidativo subito dalle cellule, come dimostrano alcune ricerche che hanno verificato la presenza di danni alla membrana nell’ippocampo in topi tenuti artificialmente svegli. Un periodo, quindi, di manutenzione cerebrale, durante il quale, ad esempio, aumenta la sintesi delle proteine nel cervello e, in alcuni animali, si producono nuovi neuroni in aree come quella del bulbo olfattivo. La fase Rem giocherebbe un ruolo importante nelle prime fasi di sviluppo del sistema sensoriale e cerebrale. Negli adulti, invece, questa fase controbilancerebbe gli effetti letargici del sonno Nrem, aiutando gli animali a riacquistare in poco tempo la piena attività dopo essersi svegliati. Jerome M. Siegel, della Scuola di medicina dell’Università della California di Los Angeles, ha recentemente fatto il punto su "Nature" attorno alle ricerche sul sonno, affermando che il dormire assolve a più funzioni, tanto per il cervello quanto per il corpo, e sarebbe interessante capire quali di queste possono essere assolte anche durante la veglia. Socrate sa di non sapere. Ma spera un giorno di scoprire come trascorre un terzo della sua esistenza. Andrea Carobene