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 2005  dicembre 05 Lunedì calendario

Un Paese pieno di Azzate, Sesso e Morigerati, Gente viaggi, agosto 2003 Chissà quante volte ad Azzate, provincia di Varese, hanno dovuto cancellare una ”c” canagliescamente aggiunta, da qualche ragazzotto in vena di scherzi, al cartello che indica l’ingresso in paese

Un Paese pieno di Azzate, Sesso e Morigerati, Gente viaggi, agosto 2003 Chissà quante volte ad Azzate, provincia di Varese, hanno dovuto cancellare una ”c” canagliescamente aggiunta, da qualche ragazzotto in vena di scherzi, al cartello che indica l’ingresso in paese. Del resto già Stefanno Benni scherzava sulla toponomastica di quella zona, con tutti gli ”ate” e ”usco”, nella raccolta di poesie Prima o poi l’amore arriva (Feltrinelli), dove compaiono gli improbabili comuni di Sodomate e Gomorrusco. Mentre chissà quanti gay ironizzano sul paese di Velate (MI), termine che nel gergo indica chi non ha fatto outing ma si sa benissimo che eccetera. Spigolando tra i mille centri abitati d’Italia, viene poi fuori che, oltre a Voghera (PV), c’è una Voghiera che pare la città della casalinga pronunciata alla russa ma si trova nel ferrarese. Dalle parti di Bolzano, sono invece ancora incavolati perché, al momento dell’annessione del Sud Tirolo, i toponimi tedeschi sono stati italianizzati a casaccio. Per cui Unterinn diventò Auna Inferiore, Pikolein si trasformò in Piccolino, Olang in Valdaora e così via. Ma è altrettanto vero che spesso i nomi delle città non hanno una etimologia ben definita. Pavia non si sa perché si chiami così. Milano, al contrario, viene da Mediolanum, a indicarne la posizione geografica centrale. Di Maleventum ribattezzata Beneventum dai romani dopo una vittoria nelle guerre sannitiche abbiamo sentito tutti a scuola. Secondo la leggenda, Corbetta, (MI), fu chiamata così dal richiamo con cui Sant’Ambrogio incitava la sua mula Betta a correre («cur Beta!», in dialetto) nel tentativo di sottrarsi alla carica di vescovo. Ma la mula si fermò ed egli dovette accettare la candidatura offertagli dai milanesi. Alluvioni Cambiò (AL) è il singolare nome di un borgo spostato in seguito appunto a un’alluvione del Po. E dietro altri nomi non meno singolari ci sarà magari una vicenda degna di essere raccontata. Perché abbiamo una Concordia Sindacale (VE)? Intuibili le ragioni di toponimi come Valsecca (BG), Pocapaglia (CN), Stazzu Bruciatu (NU) e, all’opposto, Roccafiorita (ME) e Campofelice (PA). Più oscure quelli di Sesso (RE), Godo (RA) e, all’opposto, Morigerati (SA). I santi, naturalmente, la fanno da padrone: di Santa Maria (a Monte, a Vico eccetera) ce ne sono ben 58. Di Santo Stefano (al Mare, Belbo...) 24. Ma se i sardi hanno, senza alcun dubbio, compiuto le scelte che suonano più oscure ed esotiche, da Straulas (NU) a Noragugume (NU), non si sono sforzati troppo, nel trevigiano, quelli che hanno chiamato un paese... Paese. Antonio Armano