Gianni Dragoni, il Sole 24 Ore 16/11/2005, 16 novembre 2005
ALITALIA
Quelli che vent’anni fa hanno investito in azioni Alitalia, oggi hanno perso il 90 per cento del loro capitale. Secondo il volume Indici e dati relativi ad investimenti in titoli quotati dell’ufficio studi di Mediobanca, nel periodo 1984-2005 le principali azioni hanno reso in media annualmente il 21,4 per cento, i titoli di Stato l’8,9 per cento. Per Alitalia la data di partenza è il 15 aprile 1986, giorno in cui 120 milioni di azioni sono entrate in Borsa (il 15,5 per cento del capitale). Da allora ci sono stati sei aumenti di capitale: uno senza esborso di denaro perché riservato ai dipendenti con l’attribuzione di azioni nominali, gli altri cinque grazie al pagamento di 3.850 milioni di euro (2.100 messi dallo Stato, 800 milioni dai soci privati, 296 milioni dalle banche). Negli ultimi 13 anni (dal 1993), dodici bilanci sono finiti in perdita, uno ha chiuso con 271 milioni di euro di utile prima delle tasse. Dopo tutto questo sforzo, prima dell’avvio della ricapitalizzazione, in Borsa rimaneva un valore di 720 milioni, con una perdita dell’80 per cento rispetto a tutte le somme versate