Antonio Castro, Libero 27/11/2005, 27 novembre 2005
SINDACATI. I
sindacati italiani, come Cgil, Cisl e Uil, incassano ogni anno un miliardo e 171 milioni di euro così ripartiti: 300 milioni di contributi dai lavoratori in pensione; 400 milioni di euro dagli iscritti (cinque milioni di lavoratori che pagano 50/60 euro di tessera annuale); 321 milioni per l’assistenza legale (in questo caso a pagare sono Inps, Inpdap, Inail, ...); 100 milioni per l’attività dei Caf (i Centri di assistenza fiscale ai quali i cittadini possono rivolgersi per compilare la dichiarazione dei redditti e che provvedono a inviare la pratica al Ministero delle finanze. Il Ministero poi rimborsa 15,12 euro per le dichiarazioni di un solo soggetto fiscale e 29,74 euro per quelle congiunte). Non quantificati: gli stipendi dei lavoratori che godono di aspettativa sindacale (a carico delle aziende per il privato e dello Stato per il pubblico); i corsi di formazione professionale (sovvenzionata da Stato e Ue); i ricavi delle copie dei nuovi contratti di lavoro che i sindacati inviano agli iscritti al prezzo di 25 euro l’uno, ecc.