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 2005  dicembre 02 Venerdì calendario

Meehan Tony

• Hampstead (Gran Bretagna) 2 marzo 1943, Londra (Gran Bretagna) 28 novembre 2005. Batterista. «Negli Usa c’erano i Ventures, in Gran Bretagna gli Shadows. Sono stati i due gruppi strumentali che hanno marchiato a fuoco gli anni Sessanta e fatto scuola. I primi col brano Walk, Don’t Run, i secondi con Apache, entrambi i pezzi in classifica sulle due sponde del mondo in quell’estate del Sessanta. Uno dei motori degli Shadows, gruppo nato per accompagnare la formidale ascesa di Cliff Richard, l’Elvis della Manica, è stato proprio Tony Meehan [...] Meehan durerà poco con gli Shadows, ma quanto basta per dare quel tocco magico a classici come Apache, Fbi o Man of Mystery, e per sapere che proprio Apache, nella versione ultrafunky del ’73 della Incredible Bongo Band, sarebbe divenuto anche uno dei pezzi più campionati nella storia dell’hip hop. Meehan era molto avanti rispetto al resto della band. Non a caso quando mise in piedi nel ’64 il Tony Meehan Combo decise di seguire due strade: in studio il pop con cui era cresciuto (andarono in classifica con Song of Mexico, scritto da Jerry Lordan, lo stesso di Apache) e dal vivo con John Paul Jones (in seguito con i Led Zeppelin) al basso e John McLaughlin (in seguito con Miles Davis) alla chitarra; roba grossa per l’epoca, anche troppo. Al punto che la fusione jazz rock presentata live, fu osteggiata in tutti i modi dal pubblico che addirittura li constringeva ad abbandonare il palco. Di lì a poco quel suono sarebbe divenuto la norma, in particolare con Chicago, Blood Sweat & Tears e tante altre band. Negli Shadows c’era arrivato per caso, alla fine del ’58, quando il gruppo si chiamava ancora The Drifters - furono presto costretti a cambiare nome perché gli omonimi Usa paventavano una grande causa - e quando i chitarristi Hank Marvin e Bruce Welch si erano messi alla ricerca di un batterista che sostituisse Terry Smart. Meehan era fortunato, arrivava proprio nel momento in cui nascevano gli Shadows. Peccato che nell’ottobre del ’61, appena diciottenne, già non ne potesse più. Gli erano piaciute quelle registrazioni agli studi Abbey Road e pensava che il suo futuro fosse nella composizione e nella produzione. In quei giorni negoziò un contratto del tutto innovatico con la Decca, che gli consentirà massima libertà di azione nel reperimento di nuovi talenti da presentare alla casa discografica. Ma il palco è il palco e dopo aver accompagnato in studio nomi come Frank Ifield, Billy Fury e John Leyton, tornerà sul palco con il chitarrista Jet Harris, anche lui un ex Shadows. Insieme incideranno Diamonds, un hit che nel ’63 scalzerà dalle classifiche proprio un brano del loro ex gruppo. Negli anni Meehan ha prodotto PP Arnold, il cantautore Tim Hardin, Roger Daltrey degli Who. Uascirà di scena negli anni Ottanta per poi farsi rivedere a un convention degli Shadows nel ’99. In quell’occasione firmerà dischi e autografi ma non salirà sul palco col resto del gruppo. [...]» (Francesco Adinolfi, ”il manifesto” 1/12/2005).