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 2005  novembre 27 Domenica calendario

Così i pinguini dei cartoon li hanno copiati. La Repubblica 27/11/2005. A differenza delle oche e di altri uccelli, che volano in formazione a V guidata da un capo, gli stormi di storni e di altri uccelli non volano con una disposizione fissa, e presentano un problema di coordinazione la cui soluzione sembra apparentemente difficile

Così i pinguini dei cartoon li hanno copiati. La Repubblica 27/11/2005. A differenza delle oche e di altri uccelli, che volano in formazione a V guidata da un capo, gli stormi di storni e di altri uccelli non volano con una disposizione fissa, e presentano un problema di coordinazione la cui soluzione sembra apparentemente difficile. Infatti non sembra esserci un capo identificabile, che tutti gli uccelli dello stormo possono vedere in ogni momento: il comportamento collettivo dell´intero stormo deve dunque emergere dal comportamento individuale dei singoli uccelli, ma in che modo? Una possibile soluzione al problema è stata trovata nel 1986 da Craig Reynolds, con un famoso programma che simula perfettamente non solo il volo degli stormi d´uccelli, ma anche il nuoto dei banchi di pesci: così perfettamente, che qualcuno agli inizi lo accusò di aver barato in qualche modo, ad esempio registrando il volo di un vero stormo o il nuoto di un vero banco. E invece, come spesso succede in queste cose, si tratta di un programma basato su poche e semplici regole: tre, per la precisione, che regolano la separazione, l´allineamento e la coesione degli uccelli, imponendo loro di mantenere una distanza minima dagli altri per evitare l´affollamento, di regolare la direzione e la velocità del volo sulla media dei vicini, e di stringersi attorno alla maggioranza. Il tutto unicamente sulla base di ciò che un uccello può osservare nelle sue immediate vicinanze, entro una certa distanza e un certo angolo visuale. Molti avranno visto i risultati del programma, anche senza saperlo, perché esso è stato usato in molti film a partire dagli anni Novanta: primi fra tutti Batman ritorna di Tim Burton nel 1992, nella marcia dei pinguini per le strade di Gotham City, e Il re leone di Walt Disney nel 1994, nella carica della mandria di gnu. E proprio grazie al suo realismo, il programma è diventato uno degli esempi più citati di Vita Artificiale: di quel tentativo, cioè, di simulare al computer la vita naturale, che costituisce una delle persone della Santissima Trinità Informatica, insieme all´Intelligenza Artificiale e alla Realtà Virtuale. E visto che da millenni ci sono coloro che pretendono di dettare i comandamenti della vita naturale, anche gli informatici hanno scritto il loro Eptalogo della Vita Artificiale, che Il giardino della macchina di Claus Emmeche (Bollati Boringhieri, 1996) enuncia così. Primo, la vita non si limita alle forme che ha assunto per accidente sulla Terra. Secondo, la vita si può sintetizzare, e non solo analizzare. Terzo, la vita artificiale ha le stesse caratteristiche di quella naturale. Quarto, l´essenza della vita sta nella sua forma, non nel suo substrato. Quinto, la vita si realizza dal basso per auto-organizzazione, e non dall´alto per creazione. Sesto, i processi vitali avvengono in parallelo, e non in serie. Settimo, la vita è un comportamento emergente, non programmato "a priori". E poiché tutto questo è derivato dallo studio degli stormi, si può ben dire che anche dagli uccelli può venire la Rivelazione! Piergiorgio Odifreddi