Leonardo Coen, ཿla Repubblica 1/12/2005;, 1 dicembre 2005
Giorgio Rocca condivide l’idea di Bode Miller che l’antidoping dello sci abbia un carattere persecutorio: «Devo comunicare giorno per giorno i miei spostamenti
Giorgio Rocca condivide l’idea di Bode Miller che l’antidoping dello sci abbia un carattere persecutorio: «Devo comunicare giorno per giorno i miei spostamenti. Se perdo la coincidenza di un volo, e capita spesso d’inverno, rischio di non trovarmi in una località come previsto. E se è in programma un test proprio quel giorno, divento subito uno che ha cercato di evitarlo. Così sono costretto a inviare un fax alla Federazione internazionale in cui devo spiegare per filo e per segno il cambiamento della scaletta di viaggio. Se per tre volte dimentico di avvisare la Fis, e può capitare perché viaggiamo in condizioni non facili, vengo squalificato per due anni».