ཿla Repubblica 30/11/2005;, 30 novembre 2005
«Qualche giorno fa un amico recatosi allo stadio di Torino con una bandiera ”No Tav” (che voleva esporre per far conoscere la protesta del Valle di Susa contro il treno ad alta velocità) è stato invitato da un esponente delle forze dell’ordine a ritirarla immediatamente, pena il trasferimento in questura
«Qualche giorno fa un amico recatosi allo stadio di Torino con una bandiera ”No Tav” (che voleva esporre per far conoscere la protesta del Valle di Susa contro il treno ad alta velocità) è stato invitato da un esponente delle forze dell’ordine a ritirarla immediatamente, pena il trasferimento in questura. Il mio amico ha fatto notare che molti dei presenti esibivano drappi ben più inquietanti con tanto di svastiche in bella vista. Gli è stato risposto che quella ”è roba passata” e che non può più avere alcun significato. La bandiera contro il Tav poteva invece scatenare reazioni (!?). Ma se le stesse forze dell’ordine sono così miopi, cosa ci si può aspettare dai tifosi?» (lettera alla ”Repubblica”).