Maurizio Galdi, ཿLa Gazzetta dello Sport 26/11/2005;, 26 novembre 2005
Secondo il professor Adriano Chiò (dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino) il motivo della grande diffusione del morbo di Gehrig fra i calciatori va cercato tra tre sospetti: «Il contatto con sostanze diserbanti, l’abuso di farmaci antidolorifici, lemetodiche di allenamento o i microtraumi dovuti ai tanti colpi di testa»
Secondo il professor Adriano Chiò (dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino) il motivo della grande diffusione del morbo di Gehrig fra i calciatori va cercato tra tre sospetti: «Il contatto con sostanze diserbanti, l’abuso di farmaci antidolorifici, lemetodiche di allenamento o i microtraumi dovuti ai tanti colpi di testa». Pochi sanno, dice il professore, che è vero che il primo caso che si è osservato nello sport è quello di Lou Gehrig (da cui il morbo in seguito ha preso il nome, ndr), ma pochi sanno che Gehrig fino a 18 anni ha giocato a pallone prima di diventare negli Usa un campione di baseball.