Sorrisi e canzoni n. 26 2005, 25 novembre 2005
Sorrisi Salute settimanale: Fibre sintetiche. Camicia di cotone o magliettina sintetica? Il dubbio si ripropone ogni estate
Sorrisi Salute settimanale: Fibre sintetiche. Camicia di cotone o magliettina sintetica? Il dubbio si ripropone ogni estate. Ma se siete convinte che i tessuti naturali vincano su tutta la linea contro le fibre tecnologiche leggete qui. Scoprirete che non sempre è così. "E’ vero che lino, cotone e seta sono molto porosi e hanno trame piuttosto larghe che non bloccano la traspirazione. Ed è anche vero che sono fibre ben tollerate", spiega il professor Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano. "Ma non tutti i filati naturali hanno queste caratteristiche. La lana, per esempio, utilizzata in estate in montagna, può essere allergizzante se messa a contatto diretto con la pelle. In caso di vacanza ad alta quota, quindi, meglio scegliere indumenti a doppio strato: cotone all’interno, lana all’esterno". Ma i consigli in materia di fibre naturali non finiscono qui: "Per escludere il rischio di una dermatite conviene puntare su tonalità non troppo scure. La tintura e il fissaggio del colore possono rendere poco tollerabili anche i capi più naturali: con il sudore i pigmenti colorati possono penetrare nella pelle e dar vita a fastidiose dermatiti". E le fibre sintetiche come se la passano con il solleone? "Grazie alle più moderne tecnologie, possono rientrare a pieno titolo nel guardaroba estivo", continua Di Pietro. "Fino a qualche anno fa il sintetico era bandito in estate, perché provocava ristagno del sudore, con conseguente macerazione della pelle e proliferazione di batteri. Il risultato? Odori sgradevoli e sudamina, ovvero una irritazione cutanea caratterizzata da tante piccole vescicole pruriginose. Ma oggi disponiamo di filati sintetici traspiranti e poco allergizzanti". A Di Pietro fa eco Betti Proietti, docente di stilismo all’Accademia di moda e costume di Roma: "Oltre a essere pratiche, perché non richiedono stiratura, queste fibre sono morbide e leggere. I loro nomi? Tyvech stretch, Tactel, Teflon". I loro pregi sono molteplici: il teflon, per esempio, ha proprietà antimacchia. Inoltre, essendo molto poroso, è permeabile all’aria, pur non lasciando passare l’acqua. Il Tyvech stretch, invece, è in grado di mantenere inalterata la temperatura corporea quando fa molto caldo, mentre il morbido Tactel garantisce praticità e traspirazione. Il tutto a costi decisamente accettabili: "Spesso hanno un prezzo inferiore a quello delle fibre naturali: un metro di Tactel non supera i 30 euro", aggiunge la Proietti. In ogni caso, conclude Di Pietro, "i tessuti naturali sono sempre i migliori per la delicata pelle dei bambini e per i capi di biancheria intima perché si evitano irritazioni".