Sorrisi e canzoni n. 22 2005, 25 novembre 2005
Sorrisi Salute settimanale: Sole sicuro. Acquistare un solare è un piacere, perché da l’illusione di avere già un piede in spiaggia
Sorrisi Salute settimanale: Sole sicuro. Acquistare un solare è un piacere, perché da l’illusione di avere già un piede in spiaggia. Se, però, siete consumatrici attente e volete avere la certezza di scegliere il prodotto su misura per voi dovete saper leggere le etichette. Sapete, ad esempio, qual è la differenza tra abbronzante e solare? "Un abbronzante stimola la produzione di melanina, è un cosmetico per le carnagioni scure e già abbronzate e non protegge la pelle dai raggi del sole, come invece fa un prodotto pubblicizzato come ’solare’", dice il professor Giovanni Leone, responsabile dell’Ambulatorio di fototerapia dell’ospedale "San Gallicano" di Roma. Ma sull’etichetta ci sono altre espressioni insolite, come l’indicazione del fototipo: "I fototipi sono sei categorie in cui classifichiamo le carnagioni. Il 40-50% degli italiani ha un fototipo 3: capelli castani, carnagione scura e pelle che si scotta difficilmente. Il 30%, invece, ha un fototipo 4, quello delle persone ”mediterranee”, con capelli scuri e pelle che si abbronza presto e non si scotta. Gli altri rientrano nel fototipo 2: si scottano molto, si abbronzano poco". A ogni fototipo, corrisponde un Spf: "La sigla sta per Fattore di protezione solare ed è accompagnata da un numero: più alto è il numero più alta la protezione dai raggi Uvb (responsabili delle scottature). L’SPF giusto si sceglie in base al fototipo. Per i fototipi 1-2 serve un Spf superiore al 50 e comunque mai inferiore al 30, neanche se la pelle è ambrata. Il fototipo 3 può iniziare da un Spf 30 e poi scendere a 20, mentre le mediterranee possono arrivare al 15". Sui solari migliori è indicato anche l’FP-UVA: "Si tratta del fattore di protezione per i raggi Uva, quelli che pur non scottando la pelle possono provocarne l’invecchiamento precoce e agevolare la formazione di tumori cutanei. Il fattore di protezione Uva deve essere almeno 10", conclude Leone. Un’ultima precisazione: "Sull’etichetta di molti solari è riportata la dicitura ”water resistant”, cioè resistente all’acqua. Ma non bisogna pensare che si tratti di cosmetici che, una volta spalmati, non vanno via neanche se si fa il bagno. In realtà ci mettono solo un po’ più di tempo rispetto agli altri", conclude Leone. Quindi, dopo ogni tuffo, metteteli di nuovo. BOX: Prima delle vacanze sarebbe bene fare un check-up del fototipo, che svela la tendenza a sviluppare allergie, eritemi, tumori della pelle in seguito all’esposizione. Tra i centri che offrono questo servizio: - ambulatorio per lo studio delle intolleranze al sole, ospedale San Gallicano di Roma (06/52665930); - ambulatorio di dermatologia e di fotodiagnostica dell’Università di Genova (010/3538433); - servizio di fototerapia della divisione di dermatologia degli Spedali riuniti di Brescia (tel. 030/3995301).