Sorrisi e canzoni n. 21 2005, 25 novembre 2005
Sorrisi Salute settimanale: L’ora giusta per lo sport. Anche quest’anno vi siete ridotte all’ultimo mese utile, prima della prova bikini, per fare un po’ di attività fisica rassodante e snellente
Sorrisi Salute settimanale: L’ora giusta per lo sport. Anche quest’anno vi siete ridotte all’ultimo mese utile, prima della prova bikini, per fare un po’ di attività fisica rassodante e snellente. E pensate che, presa la decisione, il più sia fatto. Invece non è così. Secondo una scienza che si chiama cronobiologia, perché lo sport sia efficace bisogna praticarlo in precisi momenti della giornata. "La spiegazione è nei ritmi circadiani", spiega il dottor Sergio Lupo, specialista in medicina dello sport dell’Istituto di Scienza dello Sport del Coni e curatore di www.sportmedicina.com. Di che cosa si tratta e, soprattutto, cosa c’entrano i ritmi circadiani con lo sport? "Per ritmi circadiani si intendono le oscillazioni nella produzione di ormoni, nella pressione sanguigna e nel battito cardiaco che si verificano nell’arco della giornata ed hanno alla base del loro funzionamento il ritmo veglia-sonno. L’attività sportiva, fatta al momento sbagliato (senza avere, ad esempio, dormito a sufficienza) può diventare un momento negativo, con aumento del rischio di infortuni per le diminuite capacità del sistema nervoso di rispondere agli stimoli esterni". La cronobiologia suggerisce gli ”incastri” giusti, che cambiano anche in base al tipo di attività scelta: "Per una corsa leggera, un’ora di walking o una nuotata tranquilla ogni momento è buono: sono attività a impatto leggero, che quindi non interferiscono con gli equilibri del nostro corpo. Diverso il discorso per gli sport più intensi (come aerobica o step), che richiedono coordinazione o sono caratterizzati da stimoli continui e variabili (come gli sport di squadra)", dice Lupo. Come regolarsi in questi casi? "Attività come queste andrebbero svolte nelle ore centrali della giornata, dopo il pranzo (a patto di non aver consumato un pasto completo, s’intende): sono le ore in cui l’organismo è più reattivo e in cui le sostanze che migliorano l’attenzione e la coordinazione vengono prodotte a pieno ritmo", dice Lupo. Certo che però immaginare di fare sport in estate e alle due del pomeriggio non è proprio allettante: "Le palestre oggi sono molto attrezzate: fanno lezioni all’aria aperta, all’ombra, in piscina. Oppure si può andare a correre in un parco ombreggiato", consiglia Lupo, che aggiunge: "La regola di base, poi, è sempre una: bisogna essere in grado di ascoltare il proprio corpo. Se non ci si sente in forma, meglio lasciar perdere". Un ultimo consiglio anticaldo: "Bisogna bere nel modo giusto, e cioè: durante l’attività fisica, 200 ml per volta, a intervalli di 15-20 minuti, anche se non si ha sete".