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 2005  novembre 25 Venerdì calendario

Sorrisi Salute settimanale: Cerotti transdermici. In principio furono quelli per i cardiopatici, scomodi, che si intravedevano persino da sotto i vestiti a causa dell’ingombrante serbatoio di nitroglicerina che avevano al centro

Sorrisi Salute settimanale: Cerotti transdermici. In principio furono quelli per i cardiopatici, scomodi, che si intravedevano persino da sotto i vestiti a causa dell’ingombrante serbatoio di nitroglicerina che avevano al centro. Poi i cerotti medicati si sono evoluti, sono sottili, quasi invisibili. E hanno anche cambiato nome: oggi li definiamo più spesso transdermici. ”Un aggettivo che suggerisce qualcosa circa il loro funzionamento”, dice il dottor Pier Luigi Bartoletti, segretario regionale per il Lazio della Federazione italiana medici di famiglia (www.fimmg.org). Già, ma come funzionano? ”In realtà sono degli ’anticerotti’, perché agiscono in modo opposto rispetto a quelli tradizionali. Il cerotto che si mette su una ferita ha il compito di sostituirsi alla pelle fino a che questa non si cicatrizza e torna nella sua condizione ottimale. Quello transdermico, invece, va applicato solo sulla pelle integra, e veicola le sostanze curative all’interno dell’organismo”. I principi attivi che possono essere assunti con questo sistema sono assai vari: ”Si va dalla nicotina dei cerotti per smettere di fumare alle sostanze brucia-grassi dei patch anticellulite, dagli antidolorifici per le contratture muscolari agli ormoni della terapia anticoncezionale o sostitutiva per chi è in menopausa”. I vantaggi di questo nuovo modo di curarsi sono indubbi: ”Il cerotto permette il rilascio graduale e prolungato del principio attivo e questo da un lato consente una maggiore copertura, dall’altro evita i problemi che si verificano ad esempio a livello gastrico con l’assunzione frequente di alcuni tipi di antinfiammatori o antidolorifici”, dice Bartoletti. Ci sono però anche degli svantaggi: ”Il problema è che spesso non si dà il giusto risalto al fatto che si tratta pur sempre di medicinali e che quindi vanno assunti con cautela e dietro consiglio del medico”. Un’ultima avvertenza: ”I cerotti transdermici possono causare una sensibilizzazione della pelle su cui vengono applicati, con relativi arrossamenti e irritazioni. Per evitare che accada, è sufficiente cambiare sempre la zona su cui il cerotto viene applicato”, conclude Bartoletti. Box: come sceglierli Alcuni cerotti transdermici possono essere acquistati senza prescrizione medica, altri no: ”Non dipende né dalle concentrazioni di principi attivi né dal tipo di cerotto: è una distinzione solo commerciale”, dice Bartoletti. Come regolarsi allora? ”Chiedendo un parere al proprio medico di base. Al momento di sceglierli, infine, meglio preferire quelli confezionati in buste singole: il fatto che rimangano ermeticamente chiusi fino al momento dell’uso fa sì che i principi attivi non perdano efficacia”.