Sorrisi e canzoni n. 03 2005, 25 novembre 2005
Sorrisi Salute settimanale: Dolcificanti. Le feste sono quasi finite e la sentenza della bilancia è implacabile: l’ago si è spostato verso destra
Sorrisi Salute settimanale: Dolcificanti. Le feste sono quasi finite e la sentenza della bilancia è implacabile: l’ago si è spostato verso destra. Occorre rimettersi in riga anche con piccoli accorgimenti: per esempio, sostituire lo zucchero comune con i dolcificanti, per ”limare” le calorie senza perdere il sapore dolce delle bevande o degli alimenti. Ma cerchiamo di capire, con l’aiuto della professoressa Rosalba Mattei, docente di Alimentazione e nutrizione umana, all’Università di Siena, che tipo di dolcificanti esistono e quali sono i più adatti. Due grandi famiglie ’Sono sostanze con effetto edulcorante molto più potente dello zucchero e, in alcuni casi, privi di calorie. Ce ne sono di due tipi, energetici e intensivi: i primi, di origine naturale (per esempio lo xilitolo, il sorbitolo e il mannitolo), si trovano soprattutto in caramelle o gomme da masticare ”light”. Hanno più o meno lo stesso potere dolcificante dello zucchero, ma circa la metà delle calorie. I secondi vengono utilizzati sia come edulcoranti da tavola (in compresse, polvere, gocce) sia per dolcificare bevande e alimenti ”light”. I più diffusi sono l’aspartame, l’acesulfame K, la saccarina e il ciclammato”. Meglio non esagerare L’abuso di questi dolcificanti può avere effetti collaterali. ”Non bisognerebbe mai superare la dose giornaliera ammissibile, o Dga (calcolata in funzione del peso della persona). Ma è un’ipotesi quasi impossibile: una donna di 50 kg dovrebbe usare ogni giorno 100 compresse con aspartame per raggiungere la Dga. Discorso diverso per la saccarina: meglio limitarsi a 5-6 pasticche quotidiane”. Chi sì e chi no ’Grazie all’assenza di glucosio, i dolcificanti sono la soluzione ideale per chi soffre di diabete o chi è in sovrappeso. Quelli intensivi, invece, sono vietati alle donne in gravidanza e ai bambini. Attenzione all’effetto lassativo di quelli energetici: se si esagera con le quantità (20 g al giorno, pari a oltre dieci caramelle senza zucchero) possono dare disturbi all’intestino”. Identikit dei più diffusi L’acesulfame K è 150-200 volte più dolce dello zucchero comune e non apporta calorie. La sua Dga è di 9 mg per kg di peso corporeo. La saccarina ha un potere dolcificante ancora più spiccato: 300-500 volte più dello zucchero. Anch’essa non fornisce calorie. Dga: 2,5 mg per kg di peso. Il ciclammato, zero calorie, dolcifica 30 volte più del saccarosio. Dga: 11 mg per kg di peso. L’aspartame ha invece le stesse calorie dello zucchero, ma un potere dolcificante 160-220 volte superiore. Dga: 40 mg per kg di peso.