Varie, 25 novembre 2005
SPOSETTI
SPOSETTI Ugo Macerata 21 gennaio 1947. Politico. Eletto al Senato nel 1987 e 1992 (Pci, Pds), alla Camera nel 2006 e 2008 (Ds, Pd). Tesoriere del Ds • «[...] Ex giovanissimo presidente della Provincia di Viterbo, Sposetti del militante ha l’aria e del militante ha la storia. ”Lavoriamo per la Patria!”, ironizza. [...] capo della segreteria tecnica di Visco al Tesoro [...] Militante di antico conio, Sposetti trova i soldi per il partito e per la politica, razzola le quote degli eletti, tratta con le banche, chiede i rimborsi elettorali, firma i bilanci. E siccome sa la fatica e il sangue e il sudore, sempre s’incazza quando arriva il compagno con la puzza sotto il naso e quello che vorrebbe il socialismo a gratis. Sull’Unità ha dato una feroce risposta a Nando Dalla Chiesa che aveva proposto la riduzione dello stipendio dei parlamentari. Stimola, fece sapere, ”populismo e demagogia”. Alla politica – e ai soldi che serve per farla – Sposetti offre il petto. A volte cita fra Galdino, a volte dice che si sente come fra Galdino, ”per consentire anche a chi non ha di partecipare alle scelte, sennò come si forma una classe dirigente?”. [...] Quando i giornali hanno pubblicato le sue telefonate con Giovanni Consorte, c’è rimasto male ma rivendica ancora. Dice che a ferirlo sono stati principalmente i commenti di Barbara Spinelli ed Eugenio Scalfari. ”Su Repubblica si è chiesto: perché Consorte telefona al tesoriere dei Ds? Mi ha addolorato il retropensiero che percepivo mentre leggevo, come se chi fa il mio lavoro dovesse per forza trattare di cose non trasparenti”. Quelle intercettazioni, ammette, sono state ”la cosa che più mi ha infastidito in questi anni, sono anche un garantista vecchia maniera”, e un po’ trattiene la ferocia verso qualche ipocrisia dalle sue parti, ”con chi dovrebbe parlare, il tesoriere di un partito, con quelli sotto i ponti?”. Sopra la sua scrivania, in bella vista [...] l’antico militante del Pci tiene un articolo di un liberale come Piero Ostellino, e a chi capita nella sua stanza lo legge e lo rilegge: ”La ”questione morale’ è la versione truccata dell’eterno conflitto tra Bene e Male. ”Truccata’ perché gli stessi autori del conflitto pretendono di essere anche arbitri e di decidere chi è il Bene e chi è il Male”. dall’inizio dell’era Fassino che Sposetti si inventa modi per far entrare denaro nelle casse diessine. [...]» (’Il Foglio” 24/11/2005). « la sua filosofia: il tesoriere è quello che trova i soldi, li porta, li gestisce, non quello che li chiede. Per raggiungere questo obiettivo, non esita neanche a ficcare il naso nelle ultime volontà dei militanti. [...] Il personaggio è così: brusco, diretto. [...] marchigiano di Tolentino, ma viterbese d’adozione, è il tesoriere dei Ds, principale protagonista dello scontro con lo staff prodiano sui soldi. Ha definito Sircana, Rovati e Santagata, fedelissimi del Professore, ”cani che abbaiano”. Prodi, per fare pace, gli ha regalato tre cuccioli di cioccolata [...] La sua abilità è fuori discussione, riconosciuta, certificata. ”In tre anni ho cancellato debiti per 830 miliardi di lire. Quindi, si fa come dico io”, gli piace ripetere. Senza di lui, la sinistra esisterebbe ancora ma la Quercia se la passerebbe maluccio. Correntone, maggioranza, segretario nazionale o semplice iscritto, gli devono tutti molto. Quando è stato rieletto, dopo l’ultimo congresso, l’applauso è durato qualche minuto e molti si sono alzati in piedi. Il partito era al collasso, ora paga regolarmente gli stipendi, si allarga, affitta nuovi spazi per uffici, ingaggia collaboratori, organizza iniziative, è presente sul territorio. Come ai tempi d’oro del Pci. Una struttura ”pesante” che al militante Sposetti non è mai dispiaciuta. E un partito in buona salute economica, è anche un partito che ottiene buoni risultati elettorali, che si può permettere di ingaggiare un braccio di ferro con il candidato premier. [...] Ex senatore, ex sottosegretario alle Finanze, militante dal 1971, Sposetti è un tesoriere che non ama la questione morale e non ha paura di spiegare perchè. ” una formula che non significa nulla, se non che siamo diversi. Ma non siamo diversi, siamo come gli altri. Dobbiamo rispettare le leggi, punto. già tutto scritto all’articolo 54 della Costituzione”. Meno celebrato, ma lodato dagli esperti d’arte, è un altro risanamento compiuto da Sposetti nella sua veste di sindaco. In un paesino del viterbese, Bassano in Teverina, dove ha riportato alla vita un centro storico medievale recuperando 300 appartamenti. Con fondi dell’edilizia popolare e soldi di privati. [...]» (Goffredo De Marchis, ”la Repubblica” 30/11/2005).