varie, 25 novembre 2005
Tags : Adolfo Perez Esquivel
PEREZ ESQUIVEL Adolfo Buenos Aires (Argentina) 26 novembre 1931. Premio Nobel per la Pace 1980 • «’Sono stato io stesso vittima del terrorismo di Stato, della repressione, del carcere, della tortura
PEREZ ESQUIVEL Adolfo Buenos Aires (Argentina) 26 novembre 1931. Premio Nobel per la Pace 1980 • «’Sono stato io stesso vittima del terrorismo di Stato, della repressione, del carcere, della tortura. Perciò oggi non posso tacere di fronte ad altri crimini che altri Stati stanno compiendo nel mondo”. Per l’argentino Adolfo Perez Esquivel [...] il paese canaglia è uno solo: gli Stati Uniti di George Bush, colpevoli di aver scatenato la guerra in Iraq. ”E quello che mi preoccupa è che le Nazioni Unite siano incapaci di impedire questi crimini, senza riuscire ad assolvere a quel compito che gli viene richiesto dalla comunità internazionale [...] Il totalitarismo globalizzato messo in atto da Bush, Blair e Burlusconi è una minaccia per l’intera umanità. Questi signori disconoscono l’importanza delle Nazioni Unite, degli accordi e dei trattati internazionali, della stessa Dichiarazione dei diritti dell’uomo. Gli Stati Uniti, il cui scopo principale dovrebbe essere quello di garantire la pace nel mondo, sono giunti a autorizzare la tortura da parte della Cia. E, come se non bastasse, continuano ad accrescere il loro potenziale nucleare. Fanno esattamente il contrario di ciò per cui dicono di voler combattere [...] gravissimo quello che gli Stati Uniti hanno fatto in Iraq, perché lì sono stati compiuti crimini di lesa umanità, invece di assicurare il diritto di autodeterminazione del popolo iracheno. impossibile garantire la nascita di istituzioni democratiche con un’invasione militare. [...] Vuole sapere perché ci sono tante malattie in Africa? E perché più di 35 mila bambini muoiono ogni giorno di fame? colpa del terrorismo di cui nessuno parla: il terrorismo economico. L’Africa non è povera, è ricca di risorse ma qualcuno le porta via. Dobbiamo finirla con l’ipocrisia e fare qualcosa di concreto affinché i bambini non muoiano più di fame [...] Il nostro pianeta sta vivendo una grave emergenza e l’unico modo di vincere è quello della resistenza dei popoli. Non chiediamo la carità. Nessuno la chiede. Ma tutti abbiamo il diritto di vivere con dignità. Non vogliamo essere sudditi di nessuno [...] Potremmo cominciare dando più forza alle Nazioni Unite. E più democrazia. L’Onu è infatti tutto fuorché un’organizzazione democratica, poiché è dominata dai cinque paesi che detengono il diritto di veto. Le dirò di più: al giorno d’oggi non esiste un organismo internazionale in grado di ristabilire i diritti dei popoli quando questi vengono infranti. Il mondo è governato dai matti, siano essi i terroristi che si schiantano contro le Torri gemelle, o siano i falchi dell’amministrazione Bush che per ritorsione ordinano il massacro di decine di migliaia di civili iracheni. Dopo la caduta del Muro, l’umanità sembrava orientata verso un futuro di cooperazione e di sviluppo. Sedici anni dopo ci ritroviamo in balia di un totalitarismo, quello americano, che non rispetta nulla se non i propri interessi”» (Pietro Del Re, ”la Repubblica” 25/11/2005).