Sorrisi e canzoni n. 47 2004, 25 novembre 2005
Sorrisi Salute settimanale: Mal di gola. il segnale che la brutta stagione è arrivata. Parliamo del mal di gola
Sorrisi Salute settimanale: Mal di gola. il segnale che la brutta stagione è arrivata. Parliamo del mal di gola. "L’infezione delle prime vie aeree (la gola, il naso) dipende da un deficit di difese immunitarie dovuto a debolezza o stress, ma anche dagli sbalzi di temperatura: il freddo ci rende più vulnerabili", dice il dottor Giuseppe Maso, presidente dell’Associazione italiana medici di famiglia (www.aimef.org). A risentirne è la gola (con faringiti e laringiti), perché è la "porta d’ingresso" dell’organismo, la prima a essere attaccata. Per prevenire il mal di gola è sufficiente coprirsi bene ed evitare luoghi affollati, in cui si diffondono virus e batteri. E se non dovesse bastare? "I sintomi sono riconoscibili: bruciore, febbre, tosse secca. Se il problema è ricorrente o si protrae a lungo, bisogna consultare un medico, che eventualmente prescriverà gli antibiotici o un tampone faringeo per individuare il responsabile dell’infezione. Il consiglio è valido soprattutto per cardiopatici, asmatici e diabetici, categorie a rischio di complicanze, a cui è suggeribile ricorrere al vaccino. Di solito, però, tutto si risolve in due o tre giorni, specie se si resta a riposo", dice Maso. In quei giorni potete però lenire i sintomi. I farmaci e i rimedi "dolci" "A livello locale si può usare uno spray decongestionante, per abbassare la febbre è utile il paracetamolo. Ci sono poi farmaci sintomatici che inibiscono lo stimolo a tossire", dice Maso. Per le patite dei rimedi dolci, gli esperti suggeriscono invece di fare gargarismi con estratti di salvia o tintura di mirra diluiti in acqua. I rimedi della nonna "Il fatto che l’infezione sparisca in pochi giorni ha avallato credenze che legano la scomparsa dei sintomi a pratiche fai-da-te (limone spremuto in gola, latte caldo e miele...). Sono sistemi privi di efficacia scientifica. Tuttavia, latte, tè e camomilla caldi sono utili, perché all’organismo colpito da infezione serve un surplus di liquidi. Sì anche ai suffumigi: idratano le vie aeree. Quindi per farli è sufficiente l’acqua bollente, anche sensa l’aggiunta di sostanze balsamiche". BOX: Non confonderlo con un’irritazione Spesso bruciore e tossetta non dipendono da un’infezione ma da una semplice irritazione: "Accade ad esempio a chi passa molto tempo in ambienti riscaldati, in cui l’aria è più secca", dice Maso. In questi casi è sufficiente riportare a valori normali (50-60%) il tasso di umidità dell’aria. Potete farlo con la classica vaschetta piena d’acqua (con o senza aromi balsamici) appesa al termosifone o con i moderni ionizzatori, economici e privi di controindicazioni.