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 2005  novembre 25 Venerdì calendario

Sorrisi Salute settimanale: Etichette cosmetici. Ci sono due tipi di donne: quelle che, dopo anni di ricerche, hanno individuato i cosmetici adatti a loro; e quelle che invece, per curiosità o incostanza, cambiano di continuo marca, texture, profumazione

Sorrisi Salute settimanale: Etichette cosmetici. Ci sono due tipi di donne: quelle che, dopo anni di ricerche, hanno individuato i cosmetici adatti a loro; e quelle che invece, per curiosità o incostanza, cambiano di continuo marca, texture, profumazione. Per tutte, ora, c’è una novità: la "VII modifica della Direttiva 2003/15/CE", ovvero la legge che stabilisce le caratteristiche delle etichette dei cosmetici venduti nei Paesi dell’Unione Europea. Per capire come questa normativa cambierà i prodotti sulla mensola dei nostri bagni ci siamo rivolti al dottor Stefano Dorato, responsabile dell’area tecnico-normativa dell’Unipro, l’associazione che riunisce in Italia le industrie cosmetiche. La scadenza La legge dà tempo alle case cosmetiche fino all’11 marzo 2005 per adeguarsi ai nuovi obblighi, ma sui prodotti che trovate in profumeria molte novità sono già sbarcate. Le più importanti sono due obblighi: quello di riportare la data di scadenza e la presenza di allergeni tra gli ingredienti. Dal 1986, sull’etichetta dei cosmetici con durata minima inferiore ai 30 mesi trovavate, per legge, la dicitura "da usare preferibilmente entro...", seguita da una data. Ora invece, anche sui cosmetici la cui durata minima supera i 30 mesi (shampoo, balsamo e detergenti in genere) c’è il PaO (Period after Opening, cioè periodo post-apertura). Si tratta di un simbolo (un barattolo aperto) seguito dall’indicazione in mesi (M) della durata del prodotto dopo l’apertura della confezione (ad esempio, 6M). Il PaO non è obbligatorio sui cometrici monodose, perché si presume che vengano consumati in tempi brevissimi. Gli allergeni Per rendere sempre più sicuri i prodotti di bellezza, inoltre, la legge ha stabilito che in etichetta debbano sempre essere riportati i 26 allergeni individuati dal Comitato scientifico sui prodotti cosmetici e non alimentari della Commissione europea. Si tratta di sostanze potenzialmente allergizzanti, contenute in alcune materie prime utilizzate nella formulazione dei cosmetici. La direttiva impone ora che queste sostanze siano sempre specificate a parte tra gli ingredienti. Qualora, quindi, l’estratto di una pianta ne contenga una, in etichetta troverete sia il nome dell’estratto sia quello dell’allergene che esso contiene. In caso di dubbi Fin qui gli obblighi di legge. Ma le case cosmetiche si sono anche impegnate a essere più disponibili e trasparenti con chi compra i loro prodotti. Sul sito dell’Unipro (www.unipro.org) troverete l’elenco dei "contatti delle aziende in Italia", a cui rivolgersi per avere informazioni su un prodotto o segnalare eventuali problemi che vi ha causato.