Sorrisi e canzoni n. 35 2005, 25 novembre 2005
Sorrisi Salute settimanale: Sport in spiaggia. Il popolo dei vacanzieri si divide in due grandi categorie: quelli che una volta in spiaggia vogliono solo poltrire e quelli che, appena messo piede sulla sabbia, già pensano al modo per fare un po’ di sport
Sorrisi Salute settimanale: Sport in spiaggia. Il popolo dei vacanzieri si divide in due grandi categorie: quelli che una volta in spiaggia vogliono solo poltrire e quelli che, appena messo piede sulla sabbia, già pensano al modo per fare un po’ di sport. Se appartenete a quest’ultima specie, di aquagym, beach volley e tutte le altre discipline estive sapete già tutto. Ma vi farà comunque comodo qualche consiglio. Sei in forma? Prima di gettarvi nella mischia per sfidarsi a colpi di racchettoni o frisbee, fatevi questa domanda: da quanto tempo non muovo un muscolo? Se la risposta è ”un paio di settimane”, vi basterà saltellare un po’ sul posto e fare qualche esercizio di stretching. Se invece l’inattività risale alla primavera o anche prima, occorre cautela: ”L’errore più grave è convincersi di potervi muovere subito come se foste già allenati”, dice il dottor Sergio Lupo, dirigente medico dell’Istituto di scienze dello sport del Coni. ”Così si rischia più facilmente di incorrere in infortuni”. Che cosa rischi? Schiena, articolazioni della caviglia e ginocchio sono le parti del corpo più esposte: ”Se non siete abituati a dosare gli sforzi e a mantenere l’equilibrio su un fondo irregolare come la sabbia, potreste incappare in distorsioni e altri danni osteoarticolari”. Una raccomandazione valida per allenati e non: vietato sfiancarsi in sfide all’ultimo set nelle ore centrali della giornata. ”Si rischia la disidratazione per il troppo sudore, l’insolazione, nei casi peggiori addirittura un collasso”. Altra raccomandazione: ”Per rinfrescarvi, niente docce fredde. Piuttosto, se non volete rischiare uno shock termico, bagnatevi spesso la testa e i polsi”. Che cosa devi mangiare? La parola d’ordine è una sola: bere. ”Non bisogna aspettare di avere sete, ma fare piccoli sorsi di acqua fresca, non ghiacciata, ogni 15 minuti circa”. E a tavola? No alle abbuffate sotto l’ombrellone: ”Se avete in programma una partita, mangiate leggero, almeno tre ore prima. Se pensate che ciò non vi garantisca energia a sufficienza, concedetevi un gelato alla frutta a un’ora dal match”. box Secondo la cronobiologia, che studia i ritmi fisiologici dell’organismo, ci sono momenti della giornata in cui siamo meglio predisposti all’attività fisica. Al mattino, la luce del sole aiuta il corpo a riattivare le funzioni biologiche. Discipline consigliate: il walking o la bici. Nel primo pomeriggio, i muscoli già in moto da qualche ora permettono di affrontare attività come i pesi. Prima di sera, la coordinazione neuromuscolare e la destrezza manuale sono al massimo: ottimi risultati in sport ad alto tasso tecnico (golf, pallavolo).