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 2005  novembre 25 Venerdì calendario

Sorrisi Salute settimanale: Gelato. Mai come quest’estate vale la pena di parlare di uno dei protagonisti della tradizione gastronomica italiana

Sorrisi Salute settimanale: Gelato. Mai come quest’estate vale la pena di parlare di uno dei protagonisti della tradizione gastronomica italiana. Il cono gelato ha spento nelle scorse settimane nientemeno che cento candeline. In Parlamento è appena approdato un disegno di legge che punta a stabilire, una volta per tutte, regole ferree a tutela della produzione del gelato ideale. E gli italiani non smettono di adorarlo, se è vero che viaggiano alla media di 12 kg l’anno a testa. In questo momento d’oro per il dessert estivo per antonomasia, passiamone in rassegna le virtù (tante), i falsi miti (qualcuno) e le novità con l’aiuto del professor Nicola Sorrentino, specialista in Scienza dell’alimentazione a Milano. Per tutte le esigenze Il gelato ha il grande pregio di adattarsi a qualsiasi situazione nutrizionale. In certi casi può sostituire un pasto leggero, in altri può integrare uno spuntino veloce. Quello ipocalorico (alla soia o allo yogurt) strizza l’occhio a chi ha problemi di linea o intolleranze alimentari. Amico della bilancia Non è affatto detto che chi ha qualche chilo di troppo debba per forza vedere il gelato come un nemico. Due palline di quello alla frutta (circa 80 g) apportano infatti circa 120 alle 180 calorie, contro le 300 che arrivano dalla stessa quantità di gelato alla crema. Quante proprietà Il gelato non dà solo calorie. In cono o in coppetta, l’organismo ci guadagna, oltre che in refrigerio, anche una buona dose di proteine, vitamine e sali minerali. Il calcio che contiene, ad esempio, lo rende adatto alle donne in gravidanza o ai giovani in crescita. E gli sportivi che vogliono restare leggeri prima dell’attività fisica, trovano nel gelato la soluzione ideale. Occhio alla carta d’identità Ogni negoziante deve esporre, per legge, l’elenco degli ingredienti. Ma pochi di noi lo controllano, per pigrizia o anche solo perché non sempre è facile individuarlo nel locale. Invece sarebbe molto importante farlo, perché alcuni gelatieri sostituiscono gli ingredienti della ricetta tradizionale con altri meno freschi: per motivi economici (la frutta fresca costa più di quella liofilizzata) o pratici (le fragole vanno lavate, tritate...). E così, al posto del latte fresco potreste trovare quello a lunga conservazione o in polvere; invece dei grassi vaccini, quelli vegetali idrogenati; in sostituzione degli aromi naturali, quelli ottenuti in laboratorio. Fino a oggi tutto ciò è consentito dalla legge e i gelati preparati con ingredienti ”alternativi” sono magari meno gustosi, ma di certo non fanno male. In futuro, le cose potrebbero cambiare: tutto ciò che non rientrerà in un elenco ufficiale di ingredienti ammessi, sarà considerato fuori legge.