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 2005  novembre 25 Venerdì calendario

Sorrisi Salute settimanale: Vaccinazioni. Se fate parte dell’esercito di italiani (lo scorso anno furono diversi milioni) che hanno messo in preventivo per l’estate un viaggio verso mete esotiche, vi servono alcuni consigli

Sorrisi Salute settimanale: Vaccinazioni. Se fate parte dell’esercito di italiani (lo scorso anno furono diversi milioni) che hanno messo in preventivo per l’estate un viaggio verso mete esotiche, vi servono alcuni consigli. E non parliamo di cosa mettere in valigia: avrete di sicuro già pronti pinne, fucile e maschera, spray antizanzare, creme solari a protezione altissima. Ci riferiamo piuttosto a misure di prevenzioni fondamentali per non correre inutili rischi, specie se la destinazione è un Paese in via di sviluppo dell’Africa, dell’Asia o del Sud America. "C’è tutta una serie di malattie che si possono contrarre all’estero. Alcune più gravi, come la febbre gialla, altre meno", spiega il dottor Walter Pasini, direttore del Centro collaboratore dell’Organizzazione mondiale della sanità per la medicina del turismo. "Tutte hanno in comune la possibilità di essere prevenute con un vaccino che assicura un’altissima protezione ed è sicuro". Come primo passo avete tre alternative: rivolgervi alla Asl, al reparto ospedaliero o alla clinica universitaria di malattie infettive. In ciascuna di queste strutture pubbliche c’è l’ambulatorio del viaggiatore (per un elenco completo, www.simvim.it), una struttura il cui compito è di fornire informazioni in base alla meta scelta: dalla presenza di eventuali malattie infettive alle misure di prevenzione da attuare. sempre opportuno presentarsi con il certificato che riassume tutte le vaccinazioni a cui si è stati sottoposti nel corso degli anni. Così, se necessario, sarà possibile verificare per quali vaccinazioni è sufficiente il richiamo e quali invece andranno fatte ex novo. "Secondo il regolamento sanitario internazionale", dice il dottor Pasini, "l’unica vaccinazione obbligatoria è quella contro la febbre gialla, richiesta per l’Africa tropicale e per i Paesi settentrionali del Sud America. Le altre (epatite A, poliomelite, febbre tifoide, meningite ecc.) sono raccomandate, ma i medici consigliano sempre di non farne a meno". Il consiglio è di muoversi con un buon anticipo sulla partenza: "Molte vaccinazioni richiedono un intervallo di tempo notevole, anche un mese, prima di diventare efficaci". BOX - LA PROFILASSI ANTIMALARICA Uno dei rischi più diffusi per chi viaggia nell’Africa sub-sahariana e nel Sud-est asiatico, è la malaria. Contro questa seria malattia (trasmessa da una zanzara che inocula un parassita nell’uomo) non c’è una vaccinazione, ma una profilassi diretta a rendere il sangue inospitale per il parassita. Consiste nell’assunzione di pastiglie, comincia un paio di settimane prima della partenza, prosegue per tutta la vacanza e si conclude quattro settimane dopo il rientro. Può causare effetti indesiderati lievi (diarrea, nausea) o più pesanti (nel caso, si sospende). Non è efficace al 100%.