Claudio Ghisalberti, ཿLa Gazzetta dello Sport 25/11/2005;, 25 novembre 2005
«Giocare in uno stadio a porte chiuse sicuramente limita la prestazione perché possiamo dire che è un po’ come togliere una fetta di motivazioni
«Giocare in uno stadio a porte chiuse sicuramente limita la prestazione perché possiamo dire che è un po’ come togliere una fetta di motivazioni. una partenza, un approccio alla gara,con un piede zoppo. Pensate a come potrebbe reagire unattore, che spesso vive per l’applauso del pubblico, costretto a recitare in un teatro deserto» (la psicologa Roberta Resega).