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 2005  novembre 23 Mercoledì calendario

Il robot italiano Romeo è una F1 sottomarina Romeo, il ROV sviluppato dal piccolo ma validissimo team del CNR-Robotlab a partire dal 1996 e varato nel 1997, è motivo d’orgoglio per la robotica (e non solo) italiana

Il robot italiano Romeo è una F1 sottomarina Romeo, il ROV sviluppato dal piccolo ma validissimo team del CNR-Robotlab a partire dal 1996 e varato nel 1997, è motivo d’orgoglio per la robotica (e non solo) italiana. Ce lo presenta Veruggio stesso: «Romeo è stato costruito per essere uno strumento molto avanzato per lo studio di algoritmi robotici. una piattaforma estremamente sofisticata, una specie di Formula 1 della robotica sottomarina. Ha una modularità hardware fenomenale: il veicolo vero e proprio, il vettore, pesa 350 chili, e ha una slitta inferiore intercambiabile - il payload o carico pagante - che può pesare fino a 150 chili. Ha una notevole flessibilità d’impiego ed è in grado di stare in hovering (stazionamento, ndr) con precisione centimetrica, che sott’acqua è una cosa estremamente delicata e importante». Anche dal punto di vista informatico Romeo ha diversi assi nella manica: «Ha più processori basati su una rete di calcolo», spiega Veruggio, «quindi in sostanza c’è una LAN che supporta tutte le CPU, il che ci ha permesso di collegare questa rete locale a Internet. Su questo siamo stati pionieri: siamo stati in grado di pilotare un robot in Antartide dall’Italia tramite Internet». Veruggio evidenzia un altro primato: «Nessun altro robot al mondo è stato nello stesso anno sia al Polo Sud che al Polo Nord». Nel 2002, infatti, Romeo si è immerso prima in Antartide e poi qualche mese più tardi in Artico, all’interno del progetto E-Robot (robot telecontrollato via sito Web). Tra dicembre del 2003 e gennaio del 2004 Romeo è tornato ancora in Antartide per posizionare e recuperare un laboratorio sul fondo del mare. Romeo ha anche operato nel settembre 2000 nel mar Egeo, analizzando le sorgenti idrotermali sottomarine dell’isola di Milos. Attualmente Romeo è a Baia Terra Nova, presso la Base Mario Zucchelli, impegnato nell’ultima spedizione in Antartide del PNRA.