Sorrisi e canzoni n. 29 2003, 23 novembre 2005
Sorrisi Salute settimanale: Regole per un bagno perfetto. Quando siamo al mare, l’ultima parola che vorremmo sentir pronunciare è "regole"
Sorrisi Salute settimanale: Regole per un bagno perfetto. Quando siamo al mare, l’ultima parola che vorremmo sentir pronunciare è "regole". Figuriamoci, poi, se abbinata al momento chiave della giornata in spiaggia: il bagno. E invece pochi sanno che immergersi in acqua sarà pure la cosa più semplice e istintiva del mondo, ma va fatto con criterio. "Rispettando poche, ma elementari norme si possono evitare tante conseguenze spiacevoli e assai meno rare di quanto si pensi", spiega il tenente di vascello Paolo Bianca, della capitaneria di porto di Roma. Aspettare qualche ora prima di tuffarsi non è insomma l’unica regola di cui tener conto sulla spiaggia. Quanti, ad esempio, rispettano la bandiera rossa? " il più importante segnale di pericolo, che serve a sconsigliare il bagno perché c’è mare mosso, vento forte o correnti. A proposito: mai fidarsi dei propri occhi. Anche se in superficie sembra tutto a posto, sott’acqua potrebbero esserci onde molto difficili da fronteggiare". Un altro elemento molto importante per la sicurezza è la compagnia: "Non bisognerebbe mai fare il bagno da soli. L’ideale sarebbe che ci fosse qualcuno nei pressi al corrente del fatto che ci stiamo immergendo: qualsiasi cosa accada, potrebbe intervenire. E se proprio avete deciso di andare in spiaggia senza amici, fate in modo di tuffarvi in un’area dove ci sono altre persone che vi possano notare", aggiunge Bianca. Dopo essere stati per ore al sole, la tentazione più ovvia è di correre in acqua per rinfrescarsi: "Niente di più sbagliato. L’ingresso tra le onde va fatto in maniera graduale, per evitare all’organismo uno shock termico molto pericoloso". Regole anche per i patiti dei tuffi: "Nessuno ve lo vieta, ma se volete farlo in una zona dove ci sono gli scogli, bisogna prestare particolare attenzione: visto dall’alto, il fondale inganna. Là dove l’acqua sembra alta, c’è il rischio che sia in realtà poco profonda. E le conseguenze di un tuffo potrebbero essere molto serie". Che dire, infine, ai maniaci delle grandi nuotate? "L’errore più grande che si può fare è chiedere troppo alle proprie possibilità. Si comincia a grandi bracciate e quando ci si rende conto di aver esaurito le forze, si è troppo al largo per rientrare. Se proprio non volete privarvi di una nuotata chilometrica, procedete in parallelo alla riva restando sempre a una distanza comoda per rientrare in ogni momento". Valentino Maimone Box Non sono abbronzati, non hanno il costume e neppure il fischietto. Ma sono bagnini coi fiocchi. Stiamo parlando degli oltre 100 cani Terranova e Labrador in servizio sulle spiagge italiane, agli ordini dei volontari e degli addestratori della Scuola italiana cani da salvataggio (www.canisalvataggio.it). Questi bagnini a quattro zampe possono nuotare per un’ora senza stancarsi e sono in grado di seguire le correnti giuste per portare in salvo più rapidamente chi sta annegando. Volete vederli all’opera? Ecco tre spiagge in cui trovarli: Spiaggia Poetto, a Quartu Sant’Elena (Cagliari). Info: 347/5955052 Stabilimento balneare Nuova Pineta, Ostia Lido (Roma). Info: 06/56470161. Spiaggia delle Naiadi (Pescara). Info: 339/5493801.