Sorrisi e canzoni n. 28 2003, 23 novembre 2005
Sorrisi Salute settimanale: Mangiare al mare. Leggerezza. la parola d’ordine dei "pendolari da spiaggia", tutti coloro che, specie nei fine settimana, trascorrono una sola giornata al mare
Sorrisi Salute settimanale: Mangiare al mare. Leggerezza. la parola d’ordine dei "pendolari da spiaggia", tutti coloro che, specie nei fine settimana, trascorrono una sola giornata al mare. Il loro menu "mattina-sera" deve essere pratico da trasportare, nutriente e gustoso. Ma com’è fatto un pasto che risponde a queste caratteristiche? "Il perfetto equilibrio si raggiunge attraverso un’alimentazione ricca di acqua, che serve a reintegrare i liquidi persi; di vitamine, che aiutano a proteggere la pelle dal sole; e di sali minerali, che reintegrino quelli perduti con la sudorazione", spiega il professore Michelangelo Giampietro, specialista in scienza dell’alimentazione e medicina dello sport. A quali cibi ricorrere? "Nessun dubbio: solo quelli poco grassi e facilmente digeribili. Anche se il segreto per un equilibrato regime alimentare da spiaggia comincia la mattina, appena svegli". Una colazione abbondante, dunque: "Ci si può concedere anche il classico breakfast all’inglese, a base di latte, caffè, fette biscottate con marmellata e a scelta una fetta di pane con del prosciutto crudo e formaggio light oppure un uovo. Ma che sia alla coque, non fritto". Non sempre, però, il tragitto per raggiungere lettino e ombrellone è agevole. "Spesso, a causa del traffico si resta incolonnati sotto la canicola per ore. E allora non bisogna dimenticare di continuare a idratarsi bevendo, anche se si viaggia a bordo di un’auto climatizzata". Idratazione che deve proseguire per tutta la giornata. "Acqua, succhi, spremute: più fa caldo, più si deve bere, anche due litri e mezzo al giorno. Ricordate solo di non dissetarvi con bevande troppo fredde né di trangugiarle d’un fiato, rischiereste una congestione", aggiunge il professor Giampietro. "L’importante è star lontani dall’alcol, in ogni sua forma: aumenta la vasodilatazione, già fisiologica con le alte temperature, e si suda di più". Una volta in spiaggia, il pranzo deve essere un appuntamento irrinunciabile. Vietato saltarlo, dunque, magari con la scusa che il mare toglie l’appetito o che la sera farete una cena più abbondante: "Via libera ai piatti a base di carboidrati, fonte principale di energia, di facile assimilazione. L’ideale potrebbe essere una porzione di insalta di riso (ma senza grassi come wurstel o formaggi) oppure una pasta fredda con pomodoro, basilico e mozzarella. Va bene anche il classico panino, meglio se con bresaola e rughetta o con prosciutto dolce senza grasso". Benedetto Lattanzi Box Quanto ci vuole a digerire... (fonte: Studio Dietologico Italiano) Una fetta di anguria 1 ora Un gelato di frutta2 ore Pizza marinara 2 ore e mezza Un panino caprese 2 ore e mezza Insalata di riso 3 ore Frittata di verdure 3 ore Un piatto di bresaola, rucola e parmigiano 3 ore e mezza