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 2005  novembre 23 Mercoledì calendario

Sorrisi Salute settimanale: la respirazione. Respiro uguale salute. Vero, a patto però che nell’aria non ci sia fumo di sigaretta

Sorrisi Salute settimanale: la respirazione. Respiro uguale salute. Vero, a patto però che nell’aria non ci sia fumo di sigaretta. Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema delle patologie polmonari (che riguarda un italiano su quattro) il 31 maggio è stata indetta la "Giornata nazionale del respiro", in concomitanza con la "Giornata mondiale senza il tabacco". Sarà l’occasione per sottoporsi a una visita gratuita di controllo in uno dei 400 centri che aderiscono all’iniziativa (l’elenco completo sul sito www.giornatadelrespiro.it o al numero verde 848-783379) ed effettuare la spirometria, un esame in grado di studiare l’andamento del respiro. Ma respirare lontani dalle sigarette non basta: bisogna imparare a farlo bene. Magari con tecniche specifiche capaci di insegnarci un nuovo modo di usare i polmoni. Ecco tre delle più diffuse. Rebirthing "Non c’è un unico modo per respirare, ciascuno deve trovare il suo ritmo ideale", dice Filippo Falzoni Gallerani, presidente dell’Associazione rebirthing ad approccio transpersonale (Arat). "Respirare è anche un modo per rivivere e sbloccare le emozioni, una sorta di psicoterapia accelerata: davanti alle cattive situazioni tendiamo a irrigidirci e a respirare male, dopo una seduta di rebirthing si è più tranquilli e si respira meglio. Come si svolge? Si mette una musica in sottofondo e grazie a un respiro profondo e continuo si lascia che i ricordi e le emozioni riaffiorino. indicato contro attacchi di panico, stati di insicurezza e squilibri psicosomatici (ad esempio, mal di testa e gastrite)". Buteyko "Presupposto: non è importante quanto ossigeno viene introdotto nell’organismo, ma quanto ne viene assorbito da cellule e tessuti", spiega Rosa Maria Chicco, autrice del libro "Vivere di più, respirando di meno". "Affinché l’ossigeno passi dal sangue alle cellule è necessario che ci sia una certa percentuale di anidride carbonica nei tessuti. Quando si respira troppo, si espelle troppo Co2 e l’ossigeno gira a vuoto nell’organismo". E allora? "Bisogna allenarsi, con l’aiuto di un esperto, ad aspettare 40-50 secondi tra un respiro e l’altro. In genere una persona normale inspira di nuovo dopo 10-20 secondi, un asmatico invece dopo 5-6 secondi. I risultati sono ottimi, specie per chi soffre d’asma". Medicina tradizionale cinese "Tutte le respirazioni partono da un buon controllo del muscolo diaframmatico: se si vuole imparare a respirare bene è fondamentale riuscire a rilassarlo", dice Elio Occhipinti, direttore dell’istituto Kuan di Milano. "Un esercizio facile è la cosiddetta respirazione a palloncino: si fa un grande respiro che spinga il diaframma verso il basso, gonfiando l’addome. Così facendo, si liberano le tensioni e si massaggiano i visceri, favorendo la circolazione e la digestione. ideale per sconfiggere gli stati d’ansia".