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 2005  novembre 23 Mercoledì calendario

Nel settembre 1983 un mercante d’arte di nome Gianfranco Becchina si reca al Paul Getty Museum di Los Angeles

Nel settembre 1983 un mercante d’arte di nome Gianfranco Becchina si reca al Paul Getty Museum di Los Angeles. Dice di possedere una statua in marmo del VI secolo avanti Cristo appartenente al tipo conosciuto come kouros: una scultura raffigurante un giovane nudo, in posizione eretta, con la gamba sinistra protesa in avanti e le braccia distese lungo i fianchi. Il pezzo è raro: non ne esistono più di duecento nel mondo, e molte sono gravemente danneggiate o ridotte in frammenti. Quello proposto al Getty per una cifra di poco inferiore ai 10 milioni di dollari, invece, è perfetto. Il museo si muove con cautela, ingaggiando esperti da tutto il mondo per certificare l’autenticità della statua. Dopo due anni di esami, di raggi X e di analisi al microscopio elettronico, il museo decide l’acquisto e, nel 1986 il pezzo è finalmente esposto. Un evento. Tuttavia il critico d’arte Federico Zeri (a sinistra), vedendo la statua, prova «un senso immediato di repulsione». C’è qualcosa di sbagliato nel kouros, qualcosa che Zeri non sa definire con precisione. Dopo altri giudizi contrastanti di critici d’arte eminenti come l’esperta di arte greca Evelyin Harrison e Thomas Hoving, l’ex direttore del Metropolitan Museum di New York, il Getty riapre le ricerche sul kouros, che viene spedito in Grecia per nuove analisi. Emergono informazioni contraddittorie. La statua risulta di «taglio fresco». Oggi il kouros è ancora esposto al Getty con la seguente didascalia: «530 a.C. o copia moderna». Zeri aveva ragione. Il kouros è con grande probabilità un falso. Federico Zeri, in pochi secondi, aveva intuito qualcosa che due anni di ricerche al microscopio e sui documenti non erano state capaci di vedere. Il caso di Zeri è eclatante, ma non è certo l’unico. Ad esempio il critico d’arte Bernard Berenson (1865-1959) davanti a un’opera d’arte falsa, si sentiva proprio male. A volte gli veniva il mal di stomaco, altre volte gli ronzavano le orecchie, altre ancora si sentiva d’un tratto molto depresso.