Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  novembre 22 Martedì calendario

Sorrisi Salute settimanale: Sos allergie. Pollini. il loro periodo, e chi non ha giocato d’anticipo facendo il vaccino se ne sta rendendo conto: starnuti continui, naso chiuso, occhi gonfi e arrossati, respirazione affannosa, tosse

Sorrisi Salute settimanale: Sos allergie. Pollini. il loro periodo, e chi non ha giocato d’anticipo facendo il vaccino se ne sta rendendo conto: starnuti continui, naso chiuso, occhi gonfi e arrossati, respirazione affannosa, tosse... In breve, allergia. Una parola che il 18% degli italiani ha imparato a conoscere molto bene. Le cause? "Semplice: il sistema immunitario confonde i pollini con sostanze nocive per l’organismo e li attacca, scatenando così l’allergia", spiega la professoressa Raffaella Scorza, ordinario di immunologia clinica e allergologia dell’Università di Milano. "I principali responsabili sono i pollini delle betulacee (nocciolo, ontano e betulla) e delle graminacee (pannocchiette, gramigna, fleo e loglio): i primi cominciano a dare problemi già a partire da febbraio, ma il picco massimo è ad aprile; i secondi hanno il momento di massima fioritura tra metà aprile e metà maggio, ma la loro presenza nell’aria prosegue fino a tutto giugno". Negli ultimi anni il numero di persone colpite è molto aumentato. Da cosa dipende? "Innanzi tutto dall’inquinamento, lo smog si mescola con i pollini e li rende più aggressivi. Ma anche dal cambiamento delle condizioni atmosferiche: gli inverni più miti anticipano i tempi di impollinazione, allungando il periodo critico", dice Scorza. Attenzione però, non basta uno starnuto per considerarsi allergici. Per averne la certezza bisogna andare da uno specialista e sottoporsi a una prova allergica cutanea. "Si dispongono sull’avambraccio delle goccioline che contengono degli allergeni (sostanze che provocano allergia) e si fanno penetrare sotto la pelle pungendola. Se siete allergici, entro 15 minuti sulla cute comparirà una bolla simile a quella di zanzara". Per difendervi potete fare delle piccole correzioni alle vostre abitudini quotidiane: tenete chiuse le finestre di casa (anche in salotto o in cucina) durante la notte, evitate di fare attività fisica all’aria aperta e, in automobile, viaggiate sempre con i finestrini chiusi. L’ideale, poi, sarebbe farsi installare un condizionatore in casa: purifica l’aria e tiene lontani i pollini da naso e occhi. Quasi sempre però per "sopravvivere" all’allergia non si può prescindere dai farmaci. "La terapia più diffusa è quella con gli antistaminici, quelli di ultima generazione (ad esempio, mizolastina e fexofenadina) hanno ridotto al minimo gli effetti collaterali e non provocano neanche sonnolenza. Ma si possono usare anche il cromomogliato disodico o i cortisonici. A questi ultimi però è meglio ricorrere solo in caso di forme acute di allergia".